venerdì 8 settembre 2023

Il Foglio

Capita, semel in anno, di apprezzare un articolo o commento giornalistico, fuori dagli schemi della palude addomesticata. La propaganda ha finora bloccato menti e intelligenze, tanto da auspicare quella artificiale. Il covid è stato il campo d'allenamento. Ci sono voluti mesi per uscire dallo scenario maledetto. Ogni tanto ci riprovano, ma è dura. Il migliore antagonista della giunta riminese, mi dicono sia un no-vax. Dice niente amico Paesani, sempre in prima pagina? L'articolo ha come spunto eloquente, la figura della Bianca Berlinguer. Per le antiche spartizioni ed indubbie qualità, è arrivata a Rai 3. Passati i classici 40 anni che in Italia servono per le stragi e la verità da confermare, si è liberata della Rai ed è emigrata, alla Messi, a Mediaset. Il botto d'ascolti l'ha incoronata subito. Mostrando quanto sia artificiale il muro della politica. Volto del mondo conservatore? Come lo è stato, anche violentemente, il Pci. La Rai Meloni, compie gli stessi errori di presunzione della leader, ancora in rodaggio. Gli eredi, pur lontani, del fascismo non possono avere una visione della Russia diversa da quella Sovietica. Al guinzaglio atlantico? Poi leggo i democristiani del Pd, ancora in maggioranza e capisco quasi tutto. Le sanzioni ci stanno bene, l'inflazione anche. Tanto abbiamo un debito permeabile. Hanno lasciato andare l'unica risorsa giornalistica da trattenere. Un regalo alla destra, incapace di rappresentarsi degnamente. La Marina Berlusconi ha stigmate e fiuto paterno. Il Foglio nell'apprezzabile articolo, va oltre, definendo la Bianca Berlinguer, una straordinaria giornalista "reazionaria" che va (?) alle Feste dell'Unità, correndo il rischio di incontrare la Elly. La firma rosa che cerca la destra? La necessità è impellente, il rimedio sembra drastico.
massimo lugaresi