venerdì 8 settembre 2023

Nanni Moretti

Ci sono difetti radical chic, più urticanti degli altri: il plurale maiestatis e la presunzione da migliorismo d'accatto. Criticano il governo che li ha destituiti democraticamente e la usano per avere una miserevole ragione. La Meloni viene descritta come una popolana (romana) che ha vinto la lotteria della politica. Il suo entourage di forte maggioranza, una massa d'incolti usciti troppo presto dai tanti ghetti italiani. L'uso della propaganda è tanto sfacciato da essere offensivo, senza usare l'inesistente alternativa delle proposte, lasciate sul ditino della Schlein. Sanno benissimo, di non avere una leader da contrapporre. Quella con 3 cittadinanze, che più atlantiche non si può, pensa di mostrarsi di sinistra frequentando sardine bolognesi e vestendo i panni (larghi) dell'antagonista sociale. Impossibile seguire la procedura, sanno anche loro, che le apparizioni dei precedenti premier, mai eletti, hanno portato alla cancellazione (anche) del Mito Draghi. Sono rimasti attaccati a Gentiloni che pur di rimanere al suo posto sono convinto farà di tutto e forse di più. L'attivismo della Meloni è esagerato. Sembra alle volte incontenibile. Le sue brevi apparizioni sono sempre condite da promesse non realizzabili in Italia. La cancellazione o il modesto contenimento delle potenti organizzazioni con qualche televisiva perquisizione è un dejà vù. Sono secolari appendici della nostra società. Non bastano misure più rigide quando ci vogliono dieci anni per un normale processo e le nostre carceri sono strapiene di "in attesa di giudizio". L'uso della migrazione come forma di solidarietà pelosa è un incentivo per alimentare la delinquenza. La cancellazione del Pd servirebbe per riportare la normalità politica, non solo a sinistra.
massimo lugaresi