mercoledì 27 settembre 2023

Il Secolo di Napolitano

Il funerale dell'ex Presidente (due volte) della Repubblica, non ha ancora riesumato la vera storia che ha lasciato nel Pci e la smisurata dopo. Le esequie hanno mostrato il distacco tra la nuova generazione del Pd, mixato con il grillismo ed i residuati del comunismo. Il suo rapporto fu storicamente meno decisivo di quello che mostrò dopo la scomparsa della falce con il martello. Divenne una pedina della lotta contro il nascente berlusconismo ed infaticabile mallevatore dei governi tecnici, facilmente controllabili. Mario Draghi sarebbe stato l'erede perfetto. Il Presidente Mattarella è un emerito democristiano di altri tempi che emana sicurezza. La distanza tra l'attuale scenografia democratica ed i rappresentati del Partito ancora viventi è davvero siderale come giustamente racconta Linkiesta, blog dedito alla loro sopravvivenza. Provate a fare un paragone, quasi offensivo tra una Schlein qualsiasi e sono già tante e quello che rappresentava Napolitano. Corrente migliorista (mia, per forza) al riparo di Amendola. Poi regista implacabile di tutto quello che è successo dopo. Cambi di governo, guerre che usavano la loro (unica) propaganda, rapporto quasi ombelicale con la giustizia diventata democratica. Un vero padrone delle istituzioni. Il funerale è stato lo spartiacque del cambio generazionale per la componente rimasta attaccata, per molti interessi, al Pd come ultimo salvagente e garante. Io appartengo a quella vecchia generazione, in mezzo al guado di una politica diversa ed incomprensibile. La presenza di D'Alema e Bersani con la Elly attesta il cambiamento climatico. E' un partito da..monopattino. La Giorgia brinda con Macron, genere più affidabile della 3 cittadinanze.  
massimo lugaresi