domenica 19 novembre 2023

Cercasi Serietà

Sulla Bolkestein. Da vent'anni affermo, per primo, che alla Direttiva 123/2006 chiamata, un pò volgarmente, Bolkestein, un parlamentare europeo che, come il Pd, è riuscito a ripudiarla, non c'è rimedio o possibilità di fermarla. Dal 1942, il Codice della Navigazione, afferma che, nel caso (certo) di più richieste di concessione sul medesimo territorio, deve essere privilegiato chi dimostra il migliore utilizzo pubblico. Affermazione che viene volutamente ignorata, per fini politici di bassa lega e forma. In un mondo normale, i comuni interessati (tantissimi), con le necessarie pianificazioni urbanistiche, devono stabilire gli obiettivi e non inveire (Corsini) alla Meloni. Significa pianificare quello che serve, non quello che c'è, da decenni. La "pochezza" tocca la Destra che inventa disponibilità inesistenti, dove insediare nuovi bagni e la Sinistra (?) che propone buonuscite per i vecchi concessionari, riconoscendo una professionalità acquisita, non dovuta. Aspetti assurdi che nessuno spiega, nemmeno l'attento Carlino, a quanto ammonterebbero. Chi si è dilettato a fare conti con normative simili, parla di cifre quasi irrisorie. Questo spiega la ragione per cui gli operatori si sono sempre dichiarati contrari. Esigere il riconoscimento della professionalità, nel caso il richiedente si fosse laureato a Rimini, in scienze (?) turistiche, con quattro lingue operanti, lo rende meno bravo nella pulizia della spiaggia? Personalmente credo che la strada migliore sia quella di chiudere le concessioni al 2023, lasciando ai vecchi concessionari la possibilità di chiedere una proroga provvisoria, per il 2024, Il tutto disciplinato da apposita normativa che coinvolga l'Europa, la quale potrà suggerire gli elementi in grado di definire la fine di una farsa durata troppo, grazie al partito allora dominante. I pasdaran del Libero&Bello, piombati all'opposizione, ma animati dal desiderio (comprensibile) di ritornare in sella, passando dalla spiaggia secondo il Pd, ma frequentata in silenzio, confermano i danni provocati da politica e garbino. Un vento che cambia spesso direzione.
massimo lugaresi