Visti gli esiti degli attacchi alla Meloni, la stampa radical chic, diversa da quella operante per la sinistra storica, appesantita dall'abbraccio grillino, usa il naturale e facile nemico: Lega Salvini. Il Garante ha bocciato l'ennesimo sciopero fine settimanale voluto da Landini ed accettato dalla sempre più dipendente Uil. Anche il Pd nella versione Schlein, la più lontana dal mondo del lavoro, finge di essere unito nella lotta. Importante fare uscire Le Gemelle Gedi con almeno mezzo milione di partecipanti. Mario Lavia una delle vedette più attente di Linkiesta, commentava così il fine settimana con mezzi e servizi pubblici inesistenti a Bologna e forse Roma. Con Draghi e Conte le cose andavano molto meglio e l'antagonista sindacale se ne stava buono nel suo cantuccio. Ha mai proposto un atto di protesta democratica contro le sanzioni? Intanto è ormai accertata la divisione nel sindacato già volutamente separato. La guerra delle sigle con le pensioni dorate dei leader. I garantiti che scendono in piazze sconosciute con i poveri pensionati da 700 euro mensili. Immagine del miscuglio che vota ancora il partito di riferimento della cristiana democrazia. E la chiamano sinistra. A me sembra un falso, con tanti autori. Il tandem Elly& Giuseppi fa tremare anche Grillo. Ha perso l'appeal teatrale di una volta. Un partito nato peggio degli altri, per non copiarli, s'accoppia nemmeno clandestinamente, con il peggiore dei nemici. Il nostro senatore senza poltrona, continua a cinguettare la voglia di uno strapuntino almeno nella giunta dei monopattini. Avete notato tensioni sociali o potenti vaffanculo per la protesta sindacale sponsorizzata dai giornali dei padroni? Loro pagano tasse olandesi e comprano giocatori già rotti. PS Chiamami Città per non profferire verbo sulle guerre è diventato attento diffusore della cronaca nera locale. Non mancano gli argomenti.
massimo lugaresi