lunedì 20 novembre 2023

Democratica Certezza

L'ennesima guerra, senza speranza di essere l'ultima, tra Israele e una sempre più risicata striscia di palestinesi, continua. Bibi Nethanyahu deve radere al suolo, meglio delle altre volte, la sottile striscia di profughi. La strage di bambini (palestinesi)  continua nel silenzio della abituale propaganda. Compie il lavoro meticolosamente dopo essere stato sorpreso dal brutale attacco di Hamas, di cui però conosciamo tutto. Mentre Joe Biden, sempre più dondolante anche nelle previsioni elettorali, mostra la debolezza del gigante americano. Esiste solo una democratica certezza: il prossimo presidente, nonostante gli sforzi giudiziari, sarà l'innominabile Trump. Anni orribili per i democratici di tutto il mondo. In Spagna hanno fatto un governo che al confronto, quello di Draghi, sembrava monocolore. Hanno scelto i separatisti che fino a poche ore prima mettevano in galera. Ai demopiddini italiani, grazie alla oculata scelta, voluta dai grillini, sono rimasti i compagni di Soumahoro. Cancellate le Ong da sbarco concordato, chiuse le cooperative, rimane solo cercare di colpire la Meloni e soprattutto Salvini. Il nuovo regime si sta consolidando, il Pd passa da un errore ad un disastro, affidandosi alle cure di Landini, altro personaggio minore della categoria sindacale. Gran parte di quelli arrivati dalle sponde centriste, definibili democristiane, se ne vanno, ma nelle intenzioni di voto preparate al Nazareno, i fuggitivi non compaiono. Significa abiurare ancora una volta il passato per un futuro inesistente. A Rimini si continua a fare finta di niente, in attesa del Nuovo Stadio. L'aspetto felice sarà il "green" che lo contradistingue da quello (promesso) da Melucci. Niente cemento ed appartamenti, solo erba. Però abbiamo la blu-terapia, senza parcheggi.
massimo lugaresi