sabato 18 novembre 2023

Dimenticato

La fantasia di Dagospia, tra gli interpreti della propaganda da opposizione, è inarrivabile. Ogni atto degli avversari ha una dietrologia spietata ed accompgnata spesso da arredanti tette&culi, un marchio di fabbrica sempre attraente. L'ultima trovata pubblicitaria ha come protagonisti Salvini e Landini, i due contendenti nell'ultimo spettacolo che vede pezzi di sindacato e grillini scendere in piazza per conto della grande industria ed i poteri forti legati a Draghi. Ha ragione la Meloni, la messinscena con l'aiuto della solita parata giornalistica, era stata decisa quando la "manovra" di governo era appena iniziata. Landini che proviene dalla Fiom e dalla cosiddetta sinistra sindacale, conosce l'arma dello sciopero come unica voce. E' stata una conta squisitamente politica, senza un partito alle spalle ed una segretaria da nascondere per evitare danni maggiori. Cosa c'era di meglio dello "scimmiottare" gli scontri storici tra le due componenti sociali? Chiamami Città nel suo abituale incedere, con piedi e articoli su due staffe demaniali, definisce un successo lo sciopero decurtato. Difficile, impossibile, chiedere quanti ce ne sono stati sotto la mano magica del loro Draghi? I grillini della Uil e cigiellini erano in trance entusiasta. Il Foglio si conferma nella squadra degli oppositori al governo, scelto dai cittadini che non contano come quelli definiti democratici a prescindere. E' riuscito a scrivere che Salvini e Landini, i due attori dello sciopero con pause, lo fanno per oscurare i rispettivi leader di governo e partito. Una offesa alla intelligenza dei pochissimi lettori. Salvini ha la totale copertura della Meloni e del governo, Landini lo deve fare per le croniche assenze della segretaria. Le 3 cittadinanze, ditino, espressioni, eloquio, maniche larghe, mettono la Schlein fuori dal dibattito provocato, in assenza di idee e proposte. Quello che sta succedendo, lo dobbiamo ai venti anni di potere definito democratico. In realtà il Pd ha governato con tutti, perfino con i 40 voti del Cavaliere. Quella era democrazia. Pandemia, guerre, inflazione, sanzioni, vedono il centrodestra fedele seguace delle orme piddine. Osservante dei dogmi occidentali molto più di quanto riesca ad esprimere la segretaria inesistente. Il personaggio "crollato" nell'audience e sopportazione atlantica è però il comico vero. Joe Sleepy Biden sta perdendo anche la guerra su procura. 
massimo lugaresi