sabato 11 novembre 2023

Il Pd in Piazza

Mentre la coalizione di governo diventa sempre più solida anche nelle numerose cazzate, lo scioglimento (previsto) del Pd non si ferma nemmeno di fronte alle piazze. La gestione antagonista è data in appalto a Landini. Le divisioni, comprensibili, sul sostegno occidentale all'Ucraina contro il disegno di Putin di riprendersi la Crimea, sono nascoste dalle Gemelle Gedi e perfino dall'Unità nell'ultima versione meglio del vecchio Popolo. Riuscirà il Pd a non farsi travolgere dall’estremismo antisionista? Questa è la paura di Mario Lavia, a nome e per conto del ridotto popolo radical chic, sloggiato dalla spiaggia di Capalbio e pubblicata da Linkiesta. L’11 novembre (oggi) il partito ed il ditino della Schlein erano in Piazza del Popolo con l’obiettivo di rilanciare l’opposizione a Meloni, protestare per la sanità pubblica, salario sindacale, guerra, non si sa quale, immigrazione che mette in crisi le cooperative e, silenziosamente, contro Conte che succhia voti. La preoccupazione della corrente israeliana (presente) anche con Bibi al comando, dimostra oltre ogni irragionevole scusa che il miscuglio piddino è destinato (finalmente) ad esplodere per eccesso di bugie. La colpa sarebbe dell'ingrediente "pacifista" entrato dopo due guerre su procura americana? Gli States sono più divisi del Nazareno. A Roma il conteggio dei presenti era già garantito dai giornali. 
massimo lugaresi