martedì 14 novembre 2023

Rimini in Tilt

Il Rimini Calcio, snobbato dai radical chic di giunta, sembra risalire faticosamente una classifica già pericolosa, in attesa del promesso Stadio Nuovo, sempre in perfetta coincidenza con le elezioni, meno sicure degli ultimi anni. Secondo la Pillola (domenicale) di Melucci inserita in Chiamami Città, il traffico è un incubo. Addossa la responsabilità all'inesistente (per noi) maltempo, attività congressuale catacombale ed alla seconda o forse terza manifestazione fieristica operante che costringe Todro a rinunciare alle meritate vacanze. Insomma, per Melucci siamo andati in tilt. Importante non parlare delle due (per ora) guerre che dividono il suo (?) Pd. Avrà indetto una assemblea familiare, prima della velenosa e realistica sentenza. La quasi santificazione dei colpevoli, impedisce di addossare la colpa alla posizione (curiale) della Fiera, finita nelle mani e potere bolognese, con la scomparsa dell'unico difensore. La mobilità cittadina, nonostante l'ardita pedonalizzazione dei lungomari, piste ciclabili invidiate da mezzo mondo, l'altro bestemmia e (per ora) una tratta di metropolitana, strapiena di risorse e stravaganti figure mendicanti, secondo uno dei più attivi pensatori della sinistra, organizzatore della prima chiusura del Ponte di Tiberio ed inseguito come propugnatore dei bandi cari ai bagnini, dicevo, secondo Melucci ha mandato in tilt la città. Si vede che possiede ammirabile esperienza. Quando faceva l'amministratore succedevano le stesse cose ma non si aprivano sette cantieri in una volta sull'unica e maledetta circonvallazione. In ventennale attesa di una Complanare sparita anche dai disegnini di Rimini Future. La ripetuta sfiga di impiegare due ore dalla Fiera agli alberghi di Marina Centro, ha costretto il turismo fieristico a benedire la zona nord ed i pochi alberghi aperti. Ho visto cose e parcheggi a Viserba a cui non credereste. Eppure siamo lontani dal Romeo Neri. 
massimo lugaresi