giovedì 15 novembre 2012

Arenaggio Tecnico

I tecnici del governo, a quanto pare, sbagliano sempre e solo in un' unica direzione. Prima sugli esodati, senza sapere di cosa trattano visto che non sanno neanche quanti sono e poi con il pasticcio dei cosiddetti “ricongiungimenti onerosi”. La questione è molto semplice: per legge, dopo ampie discussioni gli ex socialisti del governo Berlusconi: Tremonti, Sacconi e Brunetta stabilirono che chi avesse lavorato per enti previdenziali diversi avrebbe dovuto sborsare la differenza del maggior valore dei diversi contributi. I professorini anziché correggere l'anomalia di quella legge ne hanno teorizzato la bontà. La piemontese Elsa Fornero in un articolo sul Corriere della Sera del 15 Febbraio 2012 sentenzia: “Caro Direttore...Sono certa che su questo punto riconoscerà l’esistenza di un forte principio di equità. In conclusione, mi rendo ben conto che, cambiando le regole, alcuni lavoratori riceveranno un trattamento meno favorevole rispetto a colleghi che, a parità di condizioni, hanno avuto accesso alla ricongiunzione gratuita (magari solo pochi mesi prima). Questa è però una caratteristica che si presenta ogni qual volta viene abolito un «privilegio»: si determina un effetto di transizione per cui la situazione di chi deve andare in pensione è allineata ai pensionati del futuro ma disallineata rispetto a quelli del passato. Si passa cioè dall’ esistenza all’ assenza del privilegio”. Ma poiché val più la pratica della grammatica è quando sono iniziate ad arrivare le cartelle INPS ai pensionandi con i conteggi per i ricongiungimenti, che sono arrivati anche i dolori. Inutile raccontare tutte le storie di questi privilegiati: scegliere, poco prima di andare in pensione, di dover pagare 300 mila Euro per non vedersi ridurre l'assegno ad esempio da 1500 a 800 Euro dev'essere un privilegio che potremmo pensare di far condividere anche a qualche attuale e passato ministro.

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