venerdì 16 novembre 2012

In Piazza

La Mobilità di Rimini. Questo è il titolo del Convegno che il MoVimento deve organizzare quanto prima, senza farlo sapere ai copioni con il Cuore in Mano. La storica programmazione regionale, vede il territorio riminese strumentalmente abbandonato, che poi in questi anni, almeno venti, la specialità riminese siano state le case, non certo i servizi, non fa che aggravare la situazione. Per un MoVimento più forte di qualche grammo usato vigliaccamente dalla stampa come se il tirare non fosse anche profonda occupazione giornalistica, la strada per Palazzo Garampi è spianata, la permanenza di Gnassi con il roller, è speculare a quella del Trio ABC al Governo, sono i più grandi procacciatori di voti grillini. Qualcuno ancora ritiene Beppe un comico che persegue impropriamente sentieri sconosciuti, il suo ultimo intervento sul Soldato Blu è un capolavoro di intuizione politica. Ha detto quello che pensano milioni di giovani, precari, disoccupati, pensionati. Avevamo avvisato che le manovre ingiuste e mirate avrebbero sollevato il popolo, la situazione è molto più pericolosa degli anni piombati, non si scontrano ideologie ma la fame contro la casta. Tornando alle strade che non ci sono, dobbiamo ricordare che l'assurda situazione inizia con la costruzione della E45 che invece di transitare nella comoda vallata marecchiese, collegando le tre grandi direttrici, Emilia, Flaminia, Romea, è stata fatta passare sui crinali dei monti per collegare una inutile area cesenate. Lo scippo iniziale ha originato altre assurdità, sancendo che le infrastrutture non si realizzano dove servono ma in ragione dei più forti potentati. Non abbiamo mai contato un cazzo, quando eleggi Piva e Lombardi devi solo pregare, lo fanno abitualmente, che non smontino anche il niente donato. La dimostrazione sta in quello che avviene con la costruzione delle due autostrade. La Mestre-Ravenna non si capisce perchè non arrivi a Rimini e la Cispadana perchè unisca Reggio Emilia sempre con Ravenna. Allo storico collegamento con l'A14, la Città di Errani ne ha aggiunti altri tre: E45, Mestre e Cispadana come regalo finale. Rimini non esiste. Se vuoi venire da nord, devi passare da Cesena, la Romea, direttrice storica, è volutamente impraticabile. Realtà che si tocca con mano quando vedi che la circonvallazione di Savio è stata realizzata a corsia singola od il fatto che non si metta mano neppure alla costruzione di una rotatoria in corrispondenza degli incroci con le due provinciali. Rallentamenti che impongono una velocità massima di 50 km, che va rispettata con l'istallazione su tutta la tratta di un particolare Tutor. Una vera presa in giro, sono poco più di venti chilometri di strada completamente in pianura, in spazi aperti, con facilissimi correttivi che potrebbero costituire il prolungamento della superstrada che oggi finisce a Cesenatico. Ovviamente le arterie sono la parte più eclatante, ma anche sul versante ferroviario sarebbe utile aprire un confronto, così pure per quanto concerne il traffico passeggeri nel Porto di Rimini che non può servire solo per piazzarci le Ruote. Ci diranno che non possiamo avere tutto, siamo già dei bagnini fortunati, ci lasceranno anche i debiti areoportuali.

P.S.
A costo di essere petulanti ma devoti con i voti, ci rivolgiamo al M5Stelle. Ci conforta il fatto che siete diventati i nemici del sistema, ringraziati da qualche milione di attestati. Rimini sembra la preda più facile, quando andiamo In Piazza?