sabato 17 novembre 2012

Melius Abundare

È arrivato il momento di affondare la lama, per finire questo sistema ormai agonizzante. La responsabilità che hanno gli eletti e gli elettori del M5S è enorme, questa sì, davvero storica, non come gli slogan siculi di Bersani. Anche per i grillini riminesi è giunta l’ora di fare sul serio. Non possono pensare di seppellire la Seconda Repubblica consociativa, se non escono allo scoperto in maniera sempre più pubblica e sempre più incisiva. L’operazione non è facile quando anche la stampa locale ha assunto il ruolo di gazzettino di corte, e riporta solo le veline di palazzo. Non un’inchiesta, non una domanda scomoda, non un guizzo di riminesità; Silvano, perdonali, da te non hanno imparato nulla. Il Sito benedetto poi, sembra più schierato della Pravda. Non occorre essere grillini per capire che in queste condizioni, l’unica via di scampo è lo scossone generale che il voto al M5S provocherà. Chi più contento e chi meno, dovremo mettere una X su quel simbolo per iniziare a scalfire il muro dietro al quale si celano le indicibili nefandezze cittadine. I grillini riminesi non devono però cadere nella melassa nostrana, fatta di immagine, inciuci, omissioni e silenzi. Devono colpire i tanti fianchi scoperti, farlo subito, farlo forte e farlo pubblicamente. Siano loro ad alzare il velo sui conti delle società partecipate, sui reali buchi di fiera, aereoporto e Palas; sul blocco totale del settore urbanistico, sulla mancanza di una programmazione territoriale del lungomare, sullo stallo della Murri e della Novarese; sulla insufficienza di scuole e asili; sulle fogne ferme alle promesse e agli slogan e….ci vorrebbero due pagine per elencare tutte le attuali carenze ed inerzie. Il gigante che si regge su una gamba destra ed una sinistra in questo momento è debole e può essere abbattuto. E’ solo un fortunato sempregiovane che, magari, spera di togliere il disturbo pregando che qualcuno gli regali un biglietto per Roma. I tempi sono maturi e quelli che fino a poco tempo fa erano segnali allarmanti, sono oggi delle certezze. C’è un enorme distacco tra i partiti e il Paese, tra la beatitudine di chi vive coi soldi pubblici e chi attraversa una crisi epocale. Gli uni pensano alle primarie, alla leadership o ad un posticino in cui parassitare; gli altri subiscono aumenti tributari ormai al limite della sopportabilità e gli schiaffi morali di una classe dirigente tronfia ed inadeguata. Anche a Rimini è arrivato il momento: eletti ed elettori del M5S, non lasciatevelo scappare.