martedì 13 novembre 2012

Con Stima

Caro Lugaresi, seguo sempre con interesse il tuo “giornale” e mi complimento per le tirature. Hai un numero di lettori, che io posso vedere attraverso le password di Google Analytics che gentilmente mi hai fornito, numero dicevo che probabilmente ti pone al primo posto degli organi di comunicazione locali. Secondo me, i “cartacei”, fatta la tara dei bar, vengono letti di meno. Vengo adesso al punto. Il tuo “giornale” è il meglio che ci può essere per gli specialisti di cose riminesi. Come ti dissi tempo fa ti manca ancora un po’ di proiezione esterna. Nazionale e anche di più. Provo io a darti un paio di spunti. Il primo: un paio di giorni fa Schifani ha detto papale papale che bisogna fare assolutamente una legge elettorale che impedisca a Grillo di vincere. Ha detto testualmente che il 30% non può e non deve diventare la maggioranza del Parlamento. La cosa, passata rapidamente su tutti i giornali,e poi fatta scomparire, è straordinariamente interessante. Per la prima volta l’intera casta, per bocca del Presidente del Senato, si manifesta senza tanti fronzoli e, dall’estrema destra all’estrema sinistra, proclama qual è l’unico scopo della nuova legge elettorale. Altroché ridare la rappresentanza ai cittadini!! L’unico scopo è bloccare il “comico” (?) genovese il quale ormai, da Berlusconi a D’Alema, da Monti a Napolitano, fa solo paura. Una grandissima paura. L’altro elemento interessante dell’outing di Schifani è quella percentuale del 30%.perchè? Prima delle elezioni siciliane a Grillo venivano accreditati il 14/15% dei voti nazionali sul presupposto che in Sicilia sarebbe arrivato attorno al 10%. Dopo i Vespri siciliani ora il suo movimento viene dato al 21/22%, cioè tre quattro punti in meno del PD. Tuttavia l’uscita di Schifani fa ipotizzare a qualche sondaggio noto solo alla casta che possa far pensare a un sorpasso del Beppe al sempre più spento Bersani, ormai destinato con le regole che si sono dati, a vincere le primarie del PD. Quanto al Centrodestra meglio non parlarne. Se il coniglio dal cilindro tirato fuori da Berlusconi e Dell’Utri è l’avvocato Samorì c’è da stare freschi. Il suo carisma, nonostante i miliardi suoi e di Dell’Utri appare veramente sotto zero. Se ne sono accorti anche i pur compiacenti conduttori di La 7 che in pochi minuti gli hanno lasciato dire i suoi quattro cinque slogan e sgarbatamente mandato i titoli di coda. Quanto al secondo spunto che ti voglio dare da meditare avrai notato quanto poco è rimasta sui giornali la previsione fatta da Citycorp sullo scenario dei prossimi decenni dell’economia mondiale ed europea. Forse non ce n’era bisogno, in quanto le cose erano e sono abbastanza chiare: male per l’Europa malissimo per l’Italia strangolata dai “professori”. Il 2013/2014 saranno anni infausti ma in fondo c’eravamo arrivati da soli. Quello che però ci ha stupito è che i giornali italiani abbiano glissato su un elemento fondamentale: tutta la costruzione del Fiscal Compact approvata di contrabbando dal nostro Parlamento qualche mese fa si basa su dati truccati e fasulli. Esattamente una previsione di crescita del 3% annuo (mai vista in Italia da chi ha meno di cinquant’anni) che già allora i pochi cervelli pensanti e non rintronati dalla televisione avevano giudicato assurda. Quindi tutto il modello su cui i “professori” e i loro ausiliari Pd, Pdl, Casini ecc. ecc. hanno costruito le loro previsioni è una solenne bufala che Citycorp ha smascherato senza difficoltà. a dir la verità l’avevamo fatto anche noi e basta andare a leggersi gli archivi dell’Osservatore italiano/Riminipolitica per controllare.
Con stima, 
il Cancelliere.