I più attenti si saranno accorti che, da un paio di mesi, “superMario Monti” o “Mario meno”, come si preferisce, già proiettato alla riconferma a Palazzo Chigi nel prossimo quinquennio, con la riedizione della grande coalizione PD/PDL, lascia le notizie più spinose e criticabili al Ministro dell’Economia Grilli.
E’ quest’ultimo che, da un po’ di tempo, pur in una situazione tragica, cerca di spargere ottimismo “sparando” notizie quale quella di stamattina, secondo cui: “nel secondo semestre 2013 ricomincerà la ripresa”.
Guarda caso, subito dopo le elezioni.
In realtà, nel secondo semestre non comincerà niente, ma puramente e semplicemente finirà la discesa (rectius: recessione) che da vari trimestri ha portato il 2012 e porterà il 2013 ad essere storicamente i peggiori periodi economici dell’Italia repubblicana.
Tutte le “elicoidali” prima o poi trovano un punto di atterraggio, poichè una discesa non può essere infinita.
Il problema è che, al netto degli imprevisti (fiscal cliff americano, vittoria di Romney negli Stati Uniti, guerra contro l’Iran, ecc. ecc.) nel 2014/2015 non succederà nulla di straordinario in senso positivo, se non una ripetizione di quello che è stato più o meno il biennio 2010/2011 con un alternarsi di più e meno che indicano una stagnazione assoluta.
Quindi le previsioni del Ministro Grilli valgono decisamente poco.
Tra l’altro, sarebbe interessante se i lettori andassero a leggere su Wikipedia “chi è” Vittorio Grilli.
Si accorgerebbero che è stato, nell’ultimo decennio, uno dei massimi responsabili della politica economica italiana.
Certo, decisamente bipartisan, visto che ha dispensato la sua sapienza, sia al “brevissimo” Governo Prodi-Bertinotti che al duo Berlusconi-Tremonti, con i risultati visibili a tutti.
Quindi è molto strano anche il fatto che, adesso, lui e tutti gli altri “supertecnici” sparino a zero contro i precedenti governi “politici” (peraltro criticabilissimi), visto che di essi sono stati ispiratori e consiglieri.
anonymus cancelliere