sabato 10 novembre 2012

Comunicato M5S

Il pianto dell'edilizia selvaggia 

La lamentela viene proprio dal sig. Nicolini? Le dichiarazioni di questi ultimi giorni, dei tanti che hanno lucrato sulla bolla speculativa dell’edilizia riminese, ci preoccupano. Viene da chiedersi per l’ennesima volta in che mondo viviamo, soprattutto, se viviamo tutti nella stessa realtà. Centinaia di milioni di euro di debiti e più nessuna possibilità di rientrare, a meno di dichiarare fallimento e [s]vendere le proprietà mobili ed immobili. Debiti protratti per anni da chi era ben consapevole dell’andamento immobiliare. Poi ci chiediamo come mai le banche non sovvenzionino più le imprese... come si leggeva ai tempi: “per colpa di qualcuno, non si fa più credito a nessuno”. Nessun dubbio, era già chiaro prima, in ogni caso siamo sbalorditi per la mancanza di vergogna, di certi soggetti, nel vomitare addosso alla comunità i propri errori. L’assenza di investimenti e l’ingente indebitamento delle società edili, saranno responsabilità che ricadranno inevitabilmente su tutto il comparto, ma a farne le spese saranno coloro che sono stati già sfruttati per anni: i cittadini ed i lavoratori. Molti cittadini saranno cornuti e mazziati tre volte; prima sfruttati come lavoratori atipici e occasionali nel settore edilizio e nel suo indotto, spesso senza neppure le dovute tutele; ora scaricati in nome dell’azienda e del suo sacro debito, in attesa che qualche amministratore li vada a salvare con un sub-appaltino dell’ultima ora; tutt’intorno cittadini a pagare per i debiti dell’amministrazione, che non se la smette di costruire cose inutili e dispendiose per la comunità, indebitando le già esigue casse pubbliche. Oppure, come notizia degli ultimi giorni, si fa finta di spostare i soldi precedentemente destinati alle scuole, verso la ristrutturazione del Galli. Questo quanto appare chiaro e palese a tutti che quei soldi non ci sono più. Basta! Siamo stufi di pagare per gli errori di politici inetti e inefficienti. Se si fossero messi dei veri professionisti nei consigli di amministrazione a capo delle società partecipate, oggi non ci troveremmo a dover sostenere decine di società in debito e progetti fantascientifici che nulla producono e produrranno, se non rifiuti e lauti stipendi. Nel frattempo abbiamo perso la Provincia di Rimini. Ironia della sorte, qualche politico dovrà far la fila al centro per l’impiego, quello stesso centro impiego che non ha mai funzionato e che era gestito dalla stessa Provincia. Quella Provincia che nella sua autonomia, leggiamo sempre nella cronaca locale, “ha consentito di investire su infrastrutture importanti: nuova fiera, palacongressi e aeroporto. Fossimo rimasti sotto Forlì, quei milioni di soldi pubblici avrebbero preso altre strade.” Non vorremmo commentare tali farneticazioni, ma quali rappresentanti dei cittadini di Rimini, anche per coerenza e buon senso con le nostre precedenti azioni, ci troviamo costretti a queste poche considerazioni: i soldi spesi male provocano conseguenze, nello specifico, come possiamo vedere tutti sotto i nostri occhi, provocano disoccupazione e debiti che pagano sempre i soliti. Le politiche dei recenti governi italici non avrebbero potuto colpire più di tanto il nostro territorio, se solo un poco di lungimiranza fosse stata adottata negli ultimi 10 anni. Ad oggi Rimini ha un debito accumulato di quasi 150 milioni di euro e le sue amministrazioni hanno regalato un territorio sempre più urbanizzato con nuovi insediamenti abitativi in virtù di un’esigenza abitativa inesistente nella realtà. Il giochino lo conosciamo, una ditta costruisce, un comune incassa con gli oneri di urbanizzazione e così via. Aiutiamo le imprese edili, sempre le imprese edili, solo le imprese edili. Comandano gli Dei del Mattone a Rimini, Jeova sanctus unus. Forse dovremmo cominciare a pensare che sia per motivi come questi che la crisi impazza nel nostro territorio, la mancanza di politiche utili e l'assoluta vuotezza del nostro Sindaco si rivelano finalmente agli occhi di tutti. La dichiarazione esplicita di una azienda sull'orlo del fallimento, la CMV, arriva come un colpo finale. E cosa fa questa azienda? Chiede aiuto a queste amministrazioni? Quelle colpevoli di questo sfacelo. Ci spiace, ma se gli argomenti sono questi, meritate tutto quello che avete. La maggioranza delle proprietà immobiliari è in mano alle banche, le stesse banche che tengono in mano i debiti delle società immobiliari oltre che delle aziende costruttrici e del nostro stesso Comune, e questi si chiedono ancora aiuto a vicenda? Non ne avete avuto abbastanza? Noi si. Intere famiglie sul lastrico perché senza lavoro, senza una casa in cui vivere perché portata via dalla banca, costretta a fare uso dei servizi assistenziali o dell'ospitalità di enti, amici o familiari. Se volete provare a vendere qualche altra casa o a costruire qualcos'altro nel frattempo, fate pure. Per noi è venuto il momento di dire “avanti un altro!”. Allo stesso tempo pensiamo che è giunto il momento di approfondire, se possibile. Non sappiamo chi potrà farlo, come e quando, ma occorre cominciare a proporre soluzioni. Posto che siamo alquanto consci del meccanismo perverso che ha consentito di succhiare centinaia di milioni di euro dalle tasche dei riminesi ( attacco al sistema bancario attraverso l'uso dell'immobile http://www.rimini5stelle.it/wp-content/uploads/2012/10/0410201201.pdf ), forse sarebbe il caso di far presente la cosa ai vari responsabili bancari, imprese edili, società immobiliari e amministratori, che si sono rivolti all’opinione pubblica chiedendosi aiuto a vicenda, quindi chiedersi direttamente come pensano di risolvere la questione. Lo stesso per gli altri costruttori. La domanda serebbe: il mercato è saturo, i soldi per le opere pubbliche non ci sono, come pensate di continuare a esistere? Ci aspettiamo la richiesta di soluzioni sostenibili, per continuare a sostenere questa “crescita” a cui aspirate tanto, oppure cominciamo a parlare di evoluzione e sviluppo, occupazione e incentivi, tutele e risanamento. Fate voi. Il 2013 non è lontano.
MoVimento 5 Stelle Rimini