lunedì 26 novembre 2012

Il Salto della Fossa

Avevamo avvertito il sentore di un clamoroso cambio di campo sui temi della spiaggia. Onestamente non pensavamo che potesse avvenire in termini così repentini ed in maniera così pesante. Persino sulle colpe del passato, complice la nostra dettagliata ricostruzione, si usano toni diversi, buttandola su un generico sociale che non ha vigilato. Chiediamo che questa storia per essere chiusa e subito riaperta con un minimo di etica eleganza, debba prevedere le Dimissioni dell'Assessore. Esercizio desueto in Italia, a Rimini solo Uno le diede per avere detto una verità, accertata dopo dodici anni di disastri. In ogni caso erano giuste allora, oggi sarebbero sacrosante. Le ragioni di questo auspicabile atto risiedono nella circostanza che il Delegato, forse assalito da pruriti di popolarità, ha clamorosamente, imprudentemente, malamente sottovalutato i problemi demaniali, pensando di risolvere il tutto con piccoli accorgimenti, a suon di varianti al Piano Spiaggia. E' stato l'inizio del finale incasinato, sollecitando aspettative che nessuno strumento urbanistico poteva concedere, tanto che l'idea della ennesima (settima) variante è stata accantonata. Le soluzioni prospettate, sono peggio del male, come quella del condono ambientale che non assolve l'assenza di altri permessi. Per capirci, l'esempio più semplice è la Dogana: costretta ad elevare contestazione per la mancanza dell'autorizzazione prevista in apposito articolo del Codice della Navigazione, come Noi avevamo subito anticipato. L'ipotesi di smontare tutto per reinstallare, utilizzando sul piano edilizio urbano l'alibi del pubblico interesse, ci sembra una forzatura interpretativa della legge, per la specificità dei casi e per le quantità rappresentate. Rimane comunque necessario che le opere al vaglio della normativa edilizia, abbiano le autorizzazioni demaniali, ambientali, doganali, antisismiche, igienico sanitarie, disabili, vigili del fuoco. Completare un iter burocratico del genere a Friburgo ci vogliono tre giorni, a Rimini sei (?) mesi, con costi tecnici rilevanti. Le strade, oltre quella a senso unico delle dimissioni, sono due: si smonta per non più rimontare o resistere ed aspettare i verbali. Risulta evidente che la stagione delle burle deve finire, non puoi andare sui quattro gazzettini uguali a raccontare che le cabine sono Tutte (vero) abusive, poi con un Salto della Fossa dei Mulini, raccontare che sono Tutte a posto. Noi non ci caschiamo, gli amici del M5Stelle potrebbero provvedere a formalizzare la richiesta?

 P.S.
Stiamo parlando di abusi denunciati ufficialmente ...o no?