venerdì 2 novembre 2012

Uno Serio

Un giornalista serio dovrebbe ricordare al neo Presidente della Sicilia che il suo consenso rappresenta meno del 15% dei Siciliani, numeri da brivido, l'intera opposizione assembleare, Grillo a parte, non raggiunge il 10%. Vedere Bersani che si maschera da vincitore parlando di vittoria epocale, sapendo che per governare servono i voti di Lombardo, mi sembra la più classica delle rappresentazioni di Palazzo. Una realtà che ci porta alla mente gli stereotipi delle corti medievali dove tutto si decideva e consumava all'interno del Castello, congiure ed alleanze, mentre fuori c'era un popolo che viveva di stenti con gabellieri che lo depredavano anche dello stretto necessario per mangiare. Una rappresentazione macabra che diventa ancora peggiore nell'attualità, se si tiene conto dei debiti della regione, province, comuni e partecipate, più di qualcuno afferma che si aggirano sui 100 miliardi di euro. I siciliani hanno un altro debito pubblico, pari a quello che hanno come italiani. Se questa è la realtà economica della Sicilia (con uno Stato che se vuol rimanere in Europa potrà fare ben poco, di Sicilie c'è ne sono diverse), le strade sono due od un programmato default alla greca con tutte le conseguenze del caso, ivi compresa la ricaduta sull'intero paese o una cura da cavallo. Questo secondo me è la sostanza del non voto e del voto grillino che insieme è pari a due terzi degli aventi diritto. 
 siciliano.it