sabato 10 novembre 2012

L'Amico Frits

Quando la Comunità Europea decretò l' Infrazione in materia di affidamento delle concessioni demaniali marittime, l'allora commissario Europeo Frits Bolkestein, con il voto unanime di tutti gli stati membri della Comunità, ribadì la necessità di garantire la libera concorrenza. Nel caso in questione significava eliminare dall'articolo 37 del Codice della Navigazione, la parte introdotta con la Legge 494/94, il cosiddetto Diritto D'Insistenza. Allo scadere della Licenza di Concessione, ovvero il Contratto tra Stato e Concessionario, in assenza di volontà diversa, si doveva procedere in automatico al rilascio di un altro contratto per la durata di sei anni. Non si tratta, come si racconta, di una modifica all'originale codice della navigazione che risale al 1942, ma semplicemente l'eliminazione di una forzatura introdotta con la succitata Legge. Uscendo dai tecnicismi, la nostra convinzione è che le pochissime norme rimaste nel Codice della Navigazione che regolano il Demanio Marittimo, siano ancora fortemente valide. Nel paese dei mille trucchi ed inganni, rappresentano per molti un grandissimo difetto, hanno innescato una campagna diffamatoria, completata con il parto di alcune leggi regionali, tutte annullate con accuse infamanti per i legislatori. Se si demolisce l'impianto normativo, si elimina il concetto di demanio marittimo e le modernità in esso contenute. Se torniamo all'articolo 37 e compariamo l'originale con quello distorto dalla 494/94, si avrà che nel primo caso l'innovazione è possibile, in ragione del fatto che l'articolo afferma espressamente l'obbligo di scegliere la richiesta che persegue il maggior interesse pubblico, nell'ambito naturalmente della programmazione urbanistica adottata. Nel caso di una riaffermazione della modifica introdotta con la legge 494/94, il vecchio concessionario è garantito a prescindere, sta al suo buon cuore intraprendere azioni imprenditoriali riqualificanti. Fatta questa disamina, rimane la parte prospettica: per fare un esempio facilmente comprensibile, ipotizziamo che l'articolo 37, modificato dalla legge 494/94, sia ancora in vigore. Arriva un serio imprenditore cinese che chiede di realizzare quanto previsto dalla pianificazione comunale. L'ufficio pubblico preposto respingerà la domanda in ragione del diritto d'insistenza dell'attuale concessionario, ma se il cinesino impugna il diniego e ricorre alla giustizia italiana ed europea, vedrà dopo dodici anni riconosciute le sue ragioni. Il famoso art 37, anche modificato, non ha cancellato il dovere di riconoscere la concessione a chi persegue il Maggiore Interesse Pubblico. Una sentenza del genere, porterebbe il caos demaniale, come le balle spagnole che i tutors dei bagnini stanno raccontando. La divisione nel dibattito è molto semplice, da una parte i difensori della legalità e del bene pubblico, dall'altra...Pizzolante, Pidi e molti che non hanno ancora capito un..ombrellone. Amici con 5 stelle e tanti voti, ottima iniziativa quella messa in cantiere alla Sala dell'ex Quartiere alle Celle per confrontare le diverse opinioni. Dimostra oltre ragionevoli dubbi che il consenso che state mietendo è dovuto alla grande serietà ed incontaminazione che mostrate. Complimenti, tanti piccoli passi come questo e sarete in grado di governare meglio di Gnassi. Non è un gran complimento.