giovedì 14 gennaio 2016

Art Attack

Se decidete di fare una passeggiata in direzione palata, ricordatevi che il caffè all'ombra dello striscione "Liberate i marò" costa 1,10 €. Dunque nella tuta anni '80 in triacetato ricordatevi di avere una minima scorta di spicciolame; rischiereste di restare senza caffè e ancor peggio scoprirvi dei "ragni" (gufi lo siete già da alcuni mesi). So di essere un taccagno, tanto che potreste trovate un mio commento al vetriolo sui post de "La Rimini che vorremmo" a tema: "Ma cosa ne pensate del caffè a 1,10 al Porto?". L'effetto collaterale peggiore dell'essere un guforagno è provare invidia. Io invidio gli splendidi. Tutti coloro che elargiscono donazioni, i mecenati, mi ricordano quello che non sarò mai: un vero Palloni, un grande sborone. Leggere sul giornale che l'azienda che mi scuce diverse centinaia di euro all'anno ne dona 710.000 al Comune che mi scuce diverse centinaia di euro all'anno, è un dolore troppo grande! E' vero, da quest'anno c'è l'art bonus: tu sostieni la cultura ed in cambio ti viene riconosciuto un credito d'imposta, ma è pur vero che non ti verrà restituita tutta la cifra... e settecentomilaeuro hanno la coda lunga. Dunque perché il Comune e L'azienda si vogliono così bene? BOH! Quello che sappiamo è che il Decreto Legislativo n. 164/00, emanato in attuazione della prima direttiva sul mercato del gas naturale, ha effettuato la scelta della gara pubblica, anche in forma aggregata fra gli Enti locali concedenti, come unica forma di assegnazione del servizio di distribuzione gas (copia e incolla da:http://unmig.mise.gov.it/dgsaie/ambiti/). In sostanza, il servizio distribuzione del gas naturale dal gasdotto al contatore di casa, dovrà essere assegnato per bando europeo e prevederà anche la dismissione, in capo all'azienda aggiudicataria, degli impianti di distribuzione. Nel 2013, il Comune di Rimini si è portato avanti: ha venduto a SGR Reti S.p.A., la rete per 8 milioni (sic) di €, prima dell'indizione del bando europeo, con la clausola che se, in sede di gara fosse riconosciuta alla rete di distribuzione un valore superiore a 8 milioni, SGR Reti S.p.a. avrebbe aggiunto la differenza a quanto pagato nel 2013. Un bel casino eh? Ma non è finita. Le gare saranno d'ambito ed avranno, singolarmente, un'ampia valenza territoriale. In effetti il ministero ha individuato degli ambiti ottimali, gli ATEM e li ha rigidamente tabellati. Rimini risulta così capofila di una gara vincolante i 45 Comuni limitrofi. L'affidamento del servizio prevede un periodo minimo di 12 anni. Lo scorso settembre, il Comune di Rimini ha aggiudicato al "Consorzio Concessioni Reti Gas S.R.L. Consortile", con sede legale in Perugia, il servizio di assistenza tecnica, economica e giuridica per l'espletamento della procedura di gara per la concessione del servizio di distribuzione del gas naturale ai sensi del DM 226 del 12/11/2011. Solo l'assistenza alla commissione aggiudicatrice ci costerà oltre 100.000 €. Come potete capire è veramente un argomento molto, molto complesso, dove intervengono anche importanti contropartite economiche alle voci "VIR" (Valore Industriale Residuo) e "RAB" (in italiano: Valore del capitale investito netto come riconosciuto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas alle società di trasporto e distribuzione al fine della determinazione delle tariffe applicabili). Questo è quanto possibile comprendere dai canali internet. Di una cosa sono certo, ho scommesso un caffè da 1,10 € con Lugaresi, che SGR Reti S.p.A. vincerà la gara di ambito, restando distributore del gas naturale almeno per i prossimi 12 anni. 
Montalbano
 P.S.: Il profitto economico non appare nella concorrenza perfetta. Una volta che il rischio è stato compensato, il profitto economico a lungo termine è quindi visto come inefficienza causata dal monopolio o come un'altra forma di fallimento del mercato.