giovedì 14 gennaio 2016

Bowie, Kerr etc..

Mi ricordo benissimo quando il leader dei Simple Minds venne a Rimini il negozio che egli cita è con ogni probabilità quello gestito dal'ex responsabile del reparto musica dell'Omnia, per la serie "com'eravamo" l'attuale Coin aveva un reparto dischi! Alloro poi lo rividi una decina d"anni dopo alle 'ascine di Firenze a fare da spalla se posso dire aveva ancora le pezze al culo al grande grandissimo Peter Gabriel con la sua band ancora sconosciuta prima del successo epocale 1984 ca. " Don't You Forget About Me". Quindi alla fine siamo riusciti a trovare un collegamento -tutti bowisti adesso- fra il più grande musicista pop di tutti tempi e Rimini: alla fine salterà fuori che anche Il Duca Bianco ha iniziato la sua carriera all'Embassy la mia vicina una giovanile 50enne che ha sempre ascoltato Classica Mozart, Beethoven e gentaglia simile volendosi sedere sul carro bowista ieri sparava al massimo "Absolute Beginnesrs", per dire. Comunque da Campanilista e chi mi conosce lo sa quale è la cosa che mi ha più colpito di questa storia in cui il leader dei Simple Minds è il trai d'union fra Rimini e Bowie è il lapidario commento al suo racconto da parte di un Britannico "Rimini non è Italia, è un.posto senz'anima per turisti". Da non sottovalutare: inglesi qua era pieno come dimostra poi il racconto di Kerr!
A.Amati