lunedì 4 gennaio 2016

CS M5S Rimini

Ma l'arrosto?
Questa mia nota è nel merito delle dichiarazioni del Presidente della Regione Bonaccini sui minori finanziamenti alla Sanità. Il monito di chi ormai è anche il Presidente della Conferenza si presta molto efficacemente al proverbio “Can che abbaia non morde”. E’ chiaro che, data la veloce scalata nel Partito, può permettersi di contestare ben poco, ma perlomeno potrebbe evitare le minacce a salve. L’accordo Stato Regioni che ha firmato prevede 4 miliardi in meno di quelli previsti dal Patto della Salute. Poteva rifiutarsi di firmarlo e vedere se otteneva di meglio… intendo meglio che un titolo di giornale. Il Rapporto OCSE dice che spendiamo per la Sanità circa due punti percentuali in meno di tutti i paesi a noi vicini. Pare chiaro che il problema non è tagliare, ma ottimizzare la spesa che NON deve essere usata per continuare ad avvantaggiare ed alimentare il privato. Bonaccini cita i fondi integrativi come una sfida, per noi sono una minaccia all'universalità e gratuità dell'assistenza sanitaria. In questo momento storico questi tagli trasversali avvantaggiano il privato. La Crisi ha come effetto per nulla secondario il peggioramento delle condizioni di vita del cittadino e dunque la sua Salute. I primi a farne le spese sono anziani, malati cronici e persone non autosufficienti. Lo Stato e la Regione devono redistribuire equamente quello che la Comunità paga con la fiscalità e in questo non c’è nessun favore e nessuna gentile concessione. Si tratta solamente di un diritto. Per ciò il Presidente Bonaccini agisca e non faccia moniti a vuoto, che di fumo fin’ora ne abbiamo visto fin troppo e non abbiamo mai imparato ad amarlo. 
Raffaella Sensoli Portavoce Regionale E-R Movimento 5 Stelle