martedì 5 gennaio 2016

Se fossi Melucci

Lo ritengo, non da oggi, il più "politico" di Rimini. Lontano anni luce dal niente ben vestito che crede d'amministrare. In realtà se Gnassi dovesse essere riconfermato al (sicuro) ballottaggio, le conseguenze saranno almeno due, entrambe nefaste. La prima, comprensibile anche dai giornali se non fossero obbligati a scrivere quello che lanciano dal Palazzo, è che per altri cinque anni dovremmo sorbirci street, saraghine, sbornie e capodanni comunali da 150 mila (almeno) presenze. Perfino la sopportazione "curiale" è messa a dura prova. La seconda è rivolta a quello che resta del Pd: Gnassi non farà prigionieri. La composizione della Giunta attuale lo ha fatto capire a tutti. Eccetto quello traghettato da Bertino, gli altri appartengono alla categoria degli amici più o meno del corazon, non certo indicati dal partito. Pensate cosa potrà succedere quando Gnassi sa di governare per l'ultima volta. Cinque anni d'inferno per i suoi nemici politici, non solo alberganti nel partito. La classe imprenditoriale si fida di lui? Parlo di quella rimasta senza debiti con il laterizio. Melucci dovrà emigrare. Con lui c'è un'intera colonia dei vecchi "Red", la corrente dalemiana poi diventata bersaniana. Sono molti di più di quanto le tre fotocopie possano capire. Sindacati, scuola, pubblico impiego, professionisti, artigiani ex associati, commercianti. Insomma, quello che è rimasto dell'eredità del Pci. Questi vedono Gnassi come lo specchio del Bulletto. Giocheranno per farlo perdere. Avevo già intuito che il processo, per quanto dica il volutamente disinformato Carlino, non si svolgerà a ridosso delle elezioni e sono pronto a scommettere nemmeno nel 2016. Regalo anche più facili profezie: non ci arriveranno come "associati", ma solo incapaci, con la facile indulgenza dell'abbiamo fatto per il bene della Città. Ma non è ancora un reato penale. Ci sarà un adeguato e necessario lasso di tempo per non "mescolare" le due cose. "Mi Piace" Gnassi, disse Renzi. Fiat voluntas tua