Mi chiedo se esista un punto di unione fra una zuppa ed una capriola isterica,
o fra una lista fantasma e un girotondo infantile. La cosa certa è che molti
opinion leader si sprecano in un virtuosismo del pensiero che vale quanto la lancetta dei
secondi: un breve istante. In questo stesso breve istante, così piccolo ed incerto,
lascio che il mio sguardo si trascini come foglia al vento fra il susseguirsi di
parole che compongono ipotesi, supposizioni, giudizi, sospetti, diffidienza; mai
che in tutto questo si possa incontrare il semplice e costruttivo dubbio.
Il dubbio della ragione è quell' esercizio di stile che poche fine menti sanno
compiere prima di proferire una sola parola, perchè sanno
che per muovere dell'aria esistono già i ventilatori; questo è quanto sto cogliendo
da tutte le polemiche e critiche che aleggiano, nell'intorno del Movimento.
Perdersi nelle sterili polemiche di liste fantasma, di attivisti uscenti, congedati,
autoesclusi o diffidati, fanno parte di eventi pre-elettorali della quale la storia
ne è piena a bizzeffe, ma senza che la stessa se ne sia mai presa cura o attenzione;
e questo già.... la dice lunga! La cosa che facilmente si dimentica, o diciamo che
appositamente la si ignora per interesse particolare, è quanto un gruppo collettivo
sia stato capace nelle opere e negli intenti di promuovere in questa città e per
questa città: con abnegazione, con sacrificio, al di fuori del palcoscenico lasciato
all' intellighentia - riminese. Questo è quanto di vero osservo e oggettivamente vedo :
un bisticcio fra "primedonne" per accaparrarsi il miglior camerino con la più vanitosa stella
appiccicata alla porta.
Cosa resta di vero e autentico, sono i singoli comportamenti umani, le singole
responsabilità, i singoli atti che ognuno di noi compie con il proprio operato.
Qualcuno diceva : "non giudicare se non vuoi essere giudicato"; questa è la vera gogna
dalla quale ognuno di noi deve passare, e credo che pochissimi la potranno evitare
senza lasciarci la propria testa. Non mi interessa sapere quante e quali saranno le
liste del Movimento, e neppure mi preoccupo delle scelte dei singoli, ognuno dispone
di libero arbitrio, ma cosa davvero attendo al divenire sono gli impegni e le
responsabilità dei singoli con la propria storia ed il proprio operato, con onestà
e serietà di intenti. In tutto questo, credo proprio che il Movimento di Rimini abbia
dato lezione a tutti, anche nelle proprie incertezze, anche nei propri errori di
gioventù, di essere autocritico e costruttivo nella giusta misura di sapere chi avesse
l'adeguata autorevolezza per essere candidato non a primo cittadino, ma ad ultimo
servitore della comunità cittadina. Forse è proprio questo che non è piaciuto e non
piace agli opinion leader quanto ai cortigiani della politica : candidarsi ed
accettarsi ad essere l'ultimo dei cittadini.
Ernesto Reali