mercoledì 27 gennaio 2016

Storia di Gnassi parte terza

Nel racconto della Storia di Gnassi, mai pubblicata da nessuno dei tre "giornali", eravamo arrivati al giorno e l'anno in cui il Protagonista continuava a non lavorare, mentre A Te Faz Arlotti minacciava un ritorno in fonderia, mai vista prima. Siamo agli albori dell'arrivo a Palazzo Garampi del predestinato. Non era un normale figlio di nessuno, ma della indimenticabile Lella. Un gigante al confronto. E' vero come dice qualcuno che le colpe dei padri non devono cadere sui figli, ne hanno già sa, però sarebbe giusto che i "pregi" fossero compresi nei lasciti genetici. Al netto delle chiacchiere, titoli e fantasiosi cartelli, Gnassi ha fatto due rotatorie ed una ciclabile che fa il giro delle Facoltà come esempio da non copiare. In realtà la vera rotonda è una sola, quella sui bastioni con il semaforo per l'attraversamento pedonale ha peggiorato la situazione. Un aspetto è stato curato in maniera quasi maniacale, al pari delle sue "vestizioni: la comunicazione. Troppo facile. Non solo la pletora degli addetti stampa assunti, tutti di assoluto livello e bugie credibili, ma la coreografia spacciata come amministrazione della cosa pubblica è stata il simbolo di questi cinque anni, che il Carlino minaccia possano ripetersi. Feste, ancora feste, asfalti pitturati e ri-pitturati nelle zone a lui care. Un continuo distrarre l'attenzione dalle cose tragiche ma quotidiane per indurre all'euforia alcolica e forse elettorale. Il Fellini è sparito dai radar giornalistici, è stato un errore, non una truffa, Non potevano interpretare la parte del truffato e truffatore, nemmeno Eduardo De Filippo ci sarebbe riuscito. Direttore del Pungente Carlino perchè non dedica uno dei suoi pregevoli elzeviri alla richiesta di un bel processo in Piazza, sotto le vostre attente finestre. In fondo essere riusciti a far fallire anche l'aeroporto è stata la vera opera di legislatura. Questo servirebbe per "distrarre" l'attenzione, le premure, le bugie, i consigli e le offese dai..grillini.

PS Non crediamo sia l'ultima puntata. Ce ne sono troppe da raccontare.