venerdì 22 gennaio 2016

Il M5S non è monopolio di Nessuno

Assisto con stupore, imbarazzo ma anche con un certo divertimento a tutte le capriole isteriche e politicamente scorrette, che un gruppo di attivisti del M5S sta facendo a Rimini. Pare che qualcuno abbia soffiato nell'orecchio di questa gente per informarli che (orrore) esiste un'altra lista di candidati per il M5S che verrà presentata da qui a breve. Sacrilegio, tradimento, infamia, ecc ecc. Ma come si permettono questi cittadini incensurati e con tutti i requisiti che la legge e il M5S richiedono, di candidarsi per le prossime elezioni amministrative a Rimini, senza prima chiedere il loro permesso? Senza informare e, ovviamente, ricevere l'indispensabile approvazione, dal gruppo "storico" di Rimini? Una bella lista di maleducati non c'è che dire. Quello che invece mi sento di dire è che: a. Per quel poco di democrazia ancora presente in questo paese disastrato, ogni cittadino ha il diritto di candidarsi senza per questo essere minacciato o insultato; b. Se le candidature riguardano il M5S, dovranno essere presentati dei requisiti particolari affinchè la lista in questione riceva la certificazione dai garanti e dallo staff del M5S. Da quel momento, ma solo dal quel momento, i candidati potranno presentarsi pubblicamente usando il simbolo del M5S. c. Dal gruppo "storico" di questa città, da mesi non si sente altro che un coro unanime di "non mi candido, non mi candido" quindi, è ovvio che poi, qualcuno più responsabile di loro magari abbia deciso di sopperire a questa lacuna mica da poco. d. Ammetto di avere riso parecchio leggendo l'intervista rilasciata da Davide Cardone. Eh sì, perchè pensare che un pregiudicato per bancarotta fraudolenta debba essere il tuttofare del M5S di Rimini è come assistere a una commedia di Ionesco. Ma non ditelo a Marco Affronte (che lo ha assunto...) e alla Sarti che si indigna per la mancata candidatura di Defranceschi perchè rinviato a giudizio però le va bene il pregiudicato Cardone...mistero. e. Oggi venerdì 22 gennaio il gruppo "proprietario" del M5S di Rimini, presenterà ufficialmente il proprio candidato sindaco come M5S, fregandosene dell'assenza della certificazione che non li autorizzerebbe a farlo. Se volessero rispettare le regole dovrebbero presentare il sig.Davide Grassi senza usare il nome e il simbolo del M5S. A proposito: ma a Grassi, questo piccolo particolare, glie lo avranno detto? Forse sì, forse no ma, di solito, chi accetta una candidatura a sindaco si informa sulle regole che gestiscono il gruppo nel quale dovrà candidarsi e soprattutto se questo gruppo politico risponde al nome di Movimento 5 Stelle, che non ha niente a che fare con le modalità di gestione dei soliti vecchi partiti che tutti conosciamo.
Sonia Toni