venerdì 15 gennaio 2016

La Rimini del Niente


E' un nostro vecchio e sintetico giudizio sul "gnassismo". Siamo stati i primi a pronunciarlo, provenendo quasi tutti da quel mondo in continua e malefica trasformazione. Si sono sprecati aggettivi o fantasiosi paragoni, non passa giorno che Gnassi non regali conferme alla voluta impostazione cinematografica. Una fiction che dura cinque anni. L'ultimo capitolo si potrebbe titolare " La Strada nel Fiume". Come nel famoso film di Kurosawa ci sono almeno cinque versioni con altrettante varianti improbabili. I costi non sono valutati, le risorse sono quelle alla Psbo, da mettere in bolletta. Però, secondo la stampa appostata sul greto del Marecchia circonciso e deviato, è già tutto fatto. Di cosa stiamo parlando? La sostituzione del Ponte di Tiberio oggi rititolato satiricamente come Nud e Crud. C'è un precedente illustre: l'allora segretario comunale del Pd, Tonino Bernabè, premiato per il suo lavoro con l'Acqua di Romagna, all'indomani della rielezione di Ravaioli mise come prima opera da cantierare il "Tunnel". Le veline beccarono, come sempre, ma il peggio è venuto dopo. Dopo dieci anni di promesse e di "guadi" fluviali, la balla viene liquidata tranquillamente perchè costa troppo. Non più di una decina di giorni fa, gli stessi o quasi protagonisti e giornalisti hanno presentato come fatto (nel 2016) un intreccio di strade e rotatorie che dovrebbero portare nei Padulli dei Bertozzi. Un altro progetto, una promessa gettata lì che, dati i costi, non si farà mai. Invece l'Aquarena per Cagnoni ha già iniziato i lavori. Quella serviva. Già che c'erano hanno aggiunto, per essere credibili con Unicredit, duecento appartamenti per un conto corrente migliore. Però la più stupida promessa (per questo si farà), è il mastodontico ponte sopra la Via Roma. Tornando a quello dei Ristoranti, il Sindaco e Funelli hanno capito che sulla programmata "chiusura" avrebbero battuto nasini e voti ed hanno riproposto il Tunnel. Hanno la Talpa targata Hera, ansiosa di trivellare anche il Parco del Marecchia. Ma di questo "agitarsi" nel Niente la famosa "manifestazione d'interesse" inventata per il Lungomare, riesce a raggiungere i fasti della "vendita" della Fontana di Trevi che però Totò propose con regolare bando. Non è facile essere alla pari del Principe De Curtis. Con Aeradria ce l'hanno fatta: sembra si siano truffati da soli.