mercoledì 13 gennaio 2016

Gnassi e il Body Bertino Guard

Diciamolo subito. La minaccia al Primo Cittadino è vergognosa ed è opera di un vigliacco. La città di Rimini, che già ha il suo bel da fare con criminalità e degrado, dovrebbe ribellarsi pubblicamente ad un’azione del genere. Qualsiasi addebito, qualsiasi critica, per quanto dura sia, va fatta pubblicamente e assumendosi la responsabilità di quello che si afferma. Tutto il resto, quello che si muove nell’ombra, dalla cattiveria gratuita alla lettera anonima, è materiale per gente frustrata che non ha i mezzi per relazionarsi con la realtà. Detto questo non si può negare che la vicenda delle lettere minatorie a Gnassi contenga degli aspetti , diciamo così, “alla riminese”… quel lato che pretendo di essere serio risulta faceto. Forse non tutti se ne sono accorti, ma dietro questa storia c’è, praticamente già realizzata, una sceneggiatura alla Manetti Bros. Se scoprissi che sull’indagine c’è l’Ispettore Coliandro non mi stupirei per niente. La trama è questa: C’è un Sindaco indagato per associazione a delinquere, prossimo alle elezioni per il secondo mandato. E’ perfettamente conscio del fatto che il suo percorso legale dipende inevitabilmente da quello politico e la riconferma a Primo Cittadino può influenzare pesantemente il suo futuro. Durante il suo mandato ha fatto poco. La sua vera ambizione è sempre stata quella di fare l’attore e, nonostante qualche comparsata, non c’è mai riuscito. L’indole però è rimasta quella dell’interprete e, durante il suo mandato ha cercato più un pubblico da cui essere ammirato, che dei cittadini da amministrare. Re delle Feste, Paladino dell’anticemento, motore culturale della sua città e solutore del traffico. Chi legge lucidamente i fatti sa però che: le feste sono solo per gli autoctoni e vengono fatte in momenti in cui la gente ci sarebbe lo stesso. Il Cemento, data la crisi, è da solo anti se stesso e alla prima occasione di agevolare un potere forte il Sindaco concede palazzine e centri commerciali. La cultura proposta è solo per far spazio alle sue ambizioni da Festival Bar e i personaggi che gravitano attorno al suo mandato sono occasioni per Selfie vip. Infine le soluzioni del traffico sono una serie di rotonde e cartelli più colorati possibile, che portano verso la Fiera, meta di poco interesse per il traffico di tutti i giorni. La sua passione per il rappresentato, piuttosto che per il fatto, provoca anche effetti collaterali. In città vigono il degrado, l’inquinamento, la criminalità. Come arrivare pulito alle elezioni? Oltre al solito bombardamento mediatico serve qualcosa in più. Qualcosa che lo renda vittima della battaglia per la civiltà. L’idea arriva da una serie di lettere anonime di uno squilibrato. Un Sindaco attira sempre il biasimo di qualcuno, poi se ha anche un atteggiamento tra l’isterico e il litigioso, la lettera anonima può capitare. Sfruttarla a proprio favore è tutto un altro discorso. Al momento propizio, quando qualcuno si accorge della scorta discreta della polizia, dichiara che le lettere gli sono state mandate da chi ha interessi nell’edilizia, che lui ha bloccato per impedire il consumo del territorio. Ai giornali da anche stralci delle lettere dove il pazzo scrive di aver comprato una pistola proprio per lui, ma citazioni della lettera in cui si dichiara che l’odio è per la sua azione di paladino dell’anti cemento non ne appaiono mai. Tutto fila liscio fino a che un 70enne, consigliere della sua maggioranza, non si mette in testa di fargli da Body Guard. L’uomo, che in questa trama di fantasia chiameremo Bertino, è un ex pugile dilettante con un passato nella Polizia Municipale. Profilo perfetto, non fosse altro che, oltre ad essere rude come la carta vetrata e l’essere meno glamour che il Sindaco Vip abbia mai incrociato. Qualcuno in Questura, sempre per via del rinomato caratteraccio del Sindaco, decide di fargli dispetto e acconsente alla richiesta di Bertino. Da qui in poi un’esilarante ridda di avventure dove i due, così diversi, prima imparano a darsi manforte come due novelli Bud Spencer e Terence Hill, poi (finale a sorpresa) si scoprono innamorati l’uno dell’altro. Il Sindaco, risultato innocente nell’indagine, decide comunque di abbandonare la politica per dedicarsi alle sue passioni: lo spettacolo e Bertino. Il film finisce con i due che mettono in scena l’interpretazione grottesca di uno spettacolo delle Gemelle Kessler. Da-da-un-pa. Fine. Ditemi voi che non può essere la trama di un film. 
 P.S. Non facciamo che me la rubate eh!
@dado cardone Citizen