martedì 27 settembre 2016

Boom di cremazioni a Rimini

Correndo il rischio di apparire macabro e sgradevole desidero dire 2 parole sul boom di cremazioni in atto a Rimini, tendenza comunque nazionale, si parla di percentuali quasi del 50%, dovuto dicono alla crisi economica che suggerisce di cremare il caro estinto per risparmiarsi una onerosa inumazione o tumulazione quindi la gente non pensa di risparmiare per un posto al sole al civico cimitero e crema il parente e si fa cremare. Personalmente non mi esalta, ma quando sarà, fra 50 anni, anche di più! - non mi esalta finire al forno in via dei Cipressi nel crematorio ivi allestito qualche tempo fa perchè anche da noi sia abbia vivaddio un posto a 2 passi da casa dove finire inceneriti post mortem senza andare a sbattersi in giro. Tra l'altro l'incinerazione non è nella storia della nostra cultura cristiana e deriva più che altro dalla necessita di liberarsi per scopi igienici in modo economico avendo disponibilità di legna di un defunto, nelle epidemie, o per credenze religiose, diffusa solo in epoca precristiana in Europa. Tra l'altro, osservo, essa può essere letta come una nèmesi del resto del mondo animale che tante volte nel corso della nostra vita abbiamo messo al forno, o no? Faccio un esempio paradigmatico, anche. la grandissima Susanna Agnelli sorella del mitico, immenso Gianni quando è arrivata la sua ora, ma li avrà avuti i quattrini?? si è fatta cremare "le ceneri sparse al vento in una giornata di tempesta".ma nel suo caso c'era la volontà non la necessità evidentemente, come in tanti e tanti che scelgono liberamente oggi di farsi cremare. Nel caso riminese gente va al forno per mancanza di soldi e questo è molto triste. Non per buttarla in politica ma scusate, le "pompe" funebri comunali sono conferite in Anthea. Possibile che sia così oneroso scavare una buca e metterci una croce che uno che non vorrebbe deve finire in cenere per risparmiare tipo "morire spendendo il meno possibile"? Un funerale con loculo mi pare di ricordare costasse una decina di migliaia d'euro, la gente non può permetterselo. Non può il Comune organizzarsi per inumare in maniera non onerosa sia i defunti di parenti raspe sia gli incapienti piuttosto che allinearsi a questo falso progresso che cela una ulteriore secolarizzazione della società e materialismo che sarebbe sbarazzarsi dei defunti bruciandoli pratica in vece vecchia come il mondo chiedo e vi chiedo in veste di tanatologo considerato poi che ci avviciniamo al periodo dei Morti quindi argomento di stretta attualità!? 
M.S.A.