martedì 13 settembre 2016

La Città delle Incompiute

Rimini è città famosa per le incompiute e le puttane, ma famosissima per le poche ciclabili (una) realizzate. Se dovessi indicare la "regina" delle opere che da quasi cinquant'anni cercano almeno un inizio lavori, la Colonia Murri merita senza dubbi o esami delle urine, il primato del doping amministrativo. Ogni tanto per le ragioni più strane occupa le nostre locandine di regime. L'ultima volta è avvenuto per un parcheggio al suo interno. Tentativo già fatto una decina di anni or sono, quando per i cocali del posto rappresentava ancora il volano. Il parcheggio venne poi cancellato perchè stavano per iniziare per l'undicesima volta i lavori. Per l'altra Colonia Incompiuta (Novarese) l'amministrazione diede l'incarico a "tre" saggi di ripercorrere le tappe di una spassosa barzelletta riminese. Non si sa niente, la capacità degli armadi comunali è gigantesca. Oggi voglio parlare però della Questura diventata più famosa del Gabibbo che l'ha riproposta sugli schermi. Si sono cimentati in tanti nel tentativo di rendere fruibile l'immenso stabile. L'ultimo mi ha giurato che ci saremmo rivisti con la soluzione da lui garantita. Se si tratta di trovare un altro immobile non credo possa essere considerata una grande impresa. Basta scorrere l'elenco dei falliti o fallendi e sei a posto. Trovi palazzi di tutte le misure, a prezzi d'incanto bancario.  La favoletta che sembra girare sui nostri tre raccoglitori di veline è di una storia finita male. C'eravamo tanto amati o Dama..ti. Questore e sindacati di polizia sono ormai rassegnati a trovare un'altra soluzione percorribile. Un'impresa simile sarebbe in grado di concluderla (collegialmente) questa giunta senza usare il microfono del capogruppo. Il fabbricato costruito con il vecchio Prg di Chicchi grazie alla dicitura "Questura" verrà messo all'asta per tentare di ripianare la massa di debiti prodotta dall'ennesima convenzione tra pubblico e privato finita malissimo. La presentano come fosse una delle migliaia di pratiche che vedono banche e cittadini alle prese con un contenzioso. L'amministrazione sarebbe ..fuori. Siete sicuri che sia proprio così? Faccio questa domanda, mai osata da uno dei 32 consiglieri che da almeno un decennio siede e purtroppo parla in consiglio comunale. Stando alla normativa urbanistica non c'è il "rischio" di mettere all'asta un manufatto abusivo? La destinazione (tutt'ora) è ad esclusivo uso come Questura. Se sbaglio la segretaria comunale, garante di tutto quello che è successo mi può correggere. Fu proprio l'ex sindaco Ravaioli ad intraprendere quella strada, quando negò (giustamente) il titolo edilizio per la realizzazione del "resto" di quel Comparto di chicchiana memoria. Si prevedevano anche 15 mila mq di residenziale e il diniego è stato confortato da una sentenza del Tar. Stando alla legge, se non ricordo male, le modalità di approccio ad un fabbricato abusivo vengono stabilite nel primo condono edilizio degli anni 80,  con due opzioni: demolizione o acquisizione tra le pertinenze pubbliche. Se questa ipotesi è vera, tradotta grossolanamente, si potrebbe affermare che quell'enorme fabbricato potrebbe diventare una proprietà del Comune di Rimini, Magari la sede dei Civivo diventati più numerosi dei poliziotti. Lanciata questa ipotesi, credo sia un dovere dell'amministrazione chiarire "tutti" gli aspetti di una vicenda dai contorni mai accertati. Sarebbe giusto intervenire adesso, altrimenti non rimarrà che...variare la destinazione. Non credo sia la strada percorribile, siamo famosi per non avere mai variato niente per nessuno. 

PS Aquarena è solo una piccola eccezione e poi devono scavare per trovare il Conad Romano dove Agrippina faceva la spesa.