martedì 20 settembre 2016

Disastro Pennabilli

Come chiamarlo altrimenti? Son passati i fatidici 100 giorni e ad oggi non è cambiato nulla nell'entroterra mondano. Son solito, e a ben vedere, a 'menare' solitamente contro l'evanescenza della proposta grillina a livello locale, e riminese. Questa volta mi dedico all'entroterra dove una volta anche lì i populisti dei 5 Stelle avevano fatto sfracelli alle ultime Nazionali. Pennabilli da leghista era diventata grillina e dicasi lo stesso per Novafeltria e i comuni limitrofi. A Giugno si sono svolte le elezioni a Pennabilli ed era pressochè scontato che il sig. Valenti (avvocato riminese in forza al PD) mai avrebbe potuto ottenere la riconferma. Zero iniziative innovative, spadroneggiare della Pro loco (leggasi sempre PD...), tutti i finanziamenti alle attività messe in campo provenienti (praticamente) dall'unico munifico soggetto (Valpharma) ed un solo albergo (degno di tal nome) che apre in sostanza solo per la bella stagione. Strade ridotte ad un colabrodo, frane e smottamenti, un teatro 'inagibile' se non per pochi intimi ed un debito per le casse comunali faraonico. Come poteva essere rieletto? Con un plebiscito popolare viene eletto il sig. Giannini che in un abito total black nella sede del teatro al grido 'metaforico' di Patria, Onore e Famiglia plaude al nuovo cambiamento per la Pennabilli dei Malatesta, plaude alla propria lista e al grido di 'Non vogliamo lo stipendio' ribalteremo la città e vi dimostreremo che con un niente faremo cose mirabolanti. Ecco, come dice l'antico saggio: 'Tra il dire e il fare c'è in mezzo...il Marecchia' (Concedetemi la licenza). Ad oggi il sig. Giannini risulta metaforicamente barricato dietro la frase 'Non ci sono i soldi'. Gli unici eventi per i quali il comune ha chiesto il finanziamento regionale sono (udite udite) "Artisti in piazza" e la mostra sull'Antiquariato. Il primo evento si tratta di una kermesse che non muove nulla in termini di presenze turistiche. Muove in realtà il popolo dei fighetti riminesi e sammarinesi che per due sere vanno a bersi la birra nell'entroterra (per la gioia del Partesani) e a farsi poi i selfie. La seconda trattasi di un evento di una noia assoluta realizzata da qualche pantera grigia per le pantere grigie locali e bolognesi...e ci siamo capiti non c'è bisogno di aggiungere altro. Quindi dove sta il cambiamento? La Proloco locale continua ancor oggi a gestire di fatto il paese e su Giannini ad oggi si può dir veramente poco se non: "Ridateci Valenti, almeno lui due sorrisetti li tirava fuori". Troppo presto per lamentarsi? Fatevi un giretto nel borghetto di Pennabilli e chiacchierate con i pochi esercenti rimasti. La frase più ricorrente è "Nulla si muove se Proloco non vuole". Beh se questo era il cambiamento che si aspettavano i Pennesi, vediamo se la giunta mangerà il panettone, perchè di questo passo conviene solo un nuovo Commissariamento.
 p.s. Parleremo poi di Novafeltria, mica mi son dimenticato! 
 I.B.