domenica 4 settembre 2016

Nell'attesa del Nirvana

Ultimamente, l'attenzione dei biologi che studiano gli organismi estremofili (esseri viventi che sopravvivono in condizioni borderline), si è posata sui tardigradi, piccolissimi animali capaci di resistere anche all'esterno di una sonda spaziale, posta in orbita attorno la Terra. Di essi se ne conoscono un migliaio di specie e sono diffusi in ogni ambiente terrestre: dall'Antartide, alle foreste equatoriali. Altri animali sotto osservazione sono i limuli. Simili a granchi preistorici, ma più strettamente imparentati con ragni, zecche e scorpioni, di essi interessano le portentose qualità antibatteriche del loro sangue, virtù sfruttate anche nell'industria alimentare umana. Le caratteristiche di questi animali primordiali, rincorrono quelle di alcuni bipedi politici riminesi. Al pari dei limuli appartengono più alla preistoria che alla storia, accumunati anche da una solida resistenza ai più acerrimi nemici. Del resto, come i tardigradi, risultano prevalere ad ogni acronimo di partito: dal PCI al PD. La storia fagocita principi, i partiti si trasformano, ma loro sono sempre lì. Come Andreotti. Sto parlando di Dart Meluzzer e del varano di Komodo, Nando Piccari. Sempre pronti come un'erezione mattutina, i due mesozoici condottieri, attendono l'esito del referendum costituzionale per ribaltare i vertici del PD riminese; prima bersaniano, poi renziano e prossimamente di nuovo bersaniano. Il primo ha iniziato una febbrile collaborazione con Chiamamicittà di Rimini, velina della minoranza PD, e ha imbarcato in questa campagna anche il Piccari, da troppo tempo vedovo dei suoi corsivi sul Nuovo Quotidiano di Rimini. Quest'ultimo, nel suo nuovo gancio sinistro, biasima chi parla del nulla. Ma chi è colui che biasima il nulla, se non un brontolone da bar di quartiere? I due arcigni, trottano in una prateria. Il sempremuto Magrini e il cameriere della famiglia Addams targata PD, Vanni "Lerch" Lazzari, non sono antagonisti credibili. Così, in attesa del referendum autunnale ed al netto del processo Aeradria, stanno cannibalizzando visibilità, pronti a scattare per primi nella corsa ai vertici del PD seppiolino. Queste osservazioni non hanno una morale, se non l'empirica constatazione che la conglomerata PD non conosce il concetto induista di "Nirvana". 
Montalbano
P.S.: Al vostro pari, il mio editore condivide parte del cammino, ma a differenza di voi è rimasto giovane e cagnareccio "dentro".