mercoledì 14 settembre 2016

Il (Forse) Rinvio

L’udienza preliminare per il rinvio a giudizio o meno degli impuntati del fallimento Aeradria, prevista a breve, potrebbe slittare a fine ottobre o anche oltre, probabilmente a dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione in merito ai sequestri di beni nei confronti dei residui imputati. Così riporta l’unico quotidiano a rendere la notizia. Forse ben informato in ciò, data la sua vicinanza al Partito maggiore azionista nella compagine che governa la città. Non ho competenze giuridiche per trattare dell’ennesimo probabile rinvio annunciato, che è certamente lecito nella sua richiesta, ma qui si ha la percezione reale che si voglia, come dire, allungare il brodo; allungarlo talmente tanto da renderlo scipito per poi gettarlo via con tutta la pentola. Ai tempi dei berlusconiani processi, tutti o quasi caratterizzati da continui rinvii, si gridava allo scandalo e non aggiungo altro. In questo caso invece è la normalità, è la politica, e nemmeno le opposizioni in perenne stato letargico obiettano sul tema. Al contrario credo che chiunque amministri la cosa pubblica, quale essa sia, non avendo nulla di che temere, debba in prima persona avere l’esigenza di far chiarezza sulle questioni che ne adombrano l’immagine e con assoluta celerità. Dovrebbe far parte dell’etica di qualsiasi persona, ma maggiormente di chi rappresenta un’Istituzione. Il Diritto fu inventato dai Romani; tanti Paesi lo fecero loro per un modello di Giustizia snello e rapido. Il popolo italiano, invece, ha evidentemente altre esigenze. 
S. De Vita