martedì 13 settembre 2016

Quando bastava andare dal Notaio

Debbo dire che oggi sono stato investito da post molto feroci. Sono terminate le vacanze! La macchina della propaganda ha ripreso a macinare ben oliata alla fonte e nella coppa. Rode un dato nell'attacco alla Raggi. I catecumeni non possono rivolgersi ai Notai. Hanno invocato pure l'intervento divino del Papa Re oltre il fiume sacro. Ma tutto tace. È la democrazia bambini! E allora ripongono le loro preghiere scomodando antichi rituali, di cui non hanno mai abusato: porgere l'altra guancia, onorare il padre e la madre. Il grido della rottamazione si affievolisce. È un grido ormai strozzato! L`italicum, il giubbotto dei moderni paninari, con le piume d'oca dei presunti dissidenti e le pajette in paradisi fiscali, pare non vada più di moda. Passano presto le freddure se la matematica non è un opinione e non ci sono fessi da sacrificare. Ma è sulla Costituzione adesso che rimane lo scontro. Una Costituzione che ci ha dato progresso e pace, ricchezza e capacità di diventare, sebbene il Paese sia uno stivale piccolo piccolo del mare nostrum, la settima potenza industriale del mondo. Guardate ogni tanto una cartina geografica. Non solo politica quella è tornasole. Capirete che ha fatto degnamente più del suo dovere. E dovete rispettarla, nelle forme, nei modi con la quale si vuole riformarLa. Un signore non eletto che viene a raccontare favole può andar pur bene, ma non può essere compreso nel Paese che ha creato il diritto...È vero Roma ha calpestato popoli e dignità, ma nessun Quirite si è mai permesso di venir meno al proprio impegno civico e politico, giammai poi se costretto ad arringare in Senato. I signori del PD lo hanno capito che l'Italia non è il Paese dei balocchi che credevano, salvo la macchietta che presiede la Regione Campania, ma ancora non a sufficienza. Ranghi serrati e linee precise fino a quando non avremo di nuovo la potestà di scelta. Meglio sia un Referendum l'ultima battaglia. Ancora una volta la saggezza dei nostri Padri Costituenti ci consegna una possibilità. Sta a noi e solo a ognuno di noi decidere. IO DICO NO!! Vorrei questa volta non essere sconfitto, perché sarebbe una perdita collettiva foriera di conseguenze di lungo periodo rilevanti. Ci hanno detto che l'Italicum era perfetto, adesso non lo sembra più. La Costituzione è il nostro stare insieme, forse e dico forse meriterebbe un rispetto di forma e merito diverso. Non possono andare dal Notaio per dimetterla la Costituzione, non diventate tutti notabili. Difendetela per davvero, se si vuole, insieme... poi fate quello che vi dice il cuore. Aspettando Godot è arrivato a gamba tesa l'ambasciatore Ammericano. 
Roberto Urbinati