giovedì 8 settembre 2016

In Cauda Venenum

Tengo fede ad un impegno. Diserto da "lanterna iuris", non volendo offendere Irnerio da Bologna, il solo ed unico "lucerna iuris - primus illuminator scientiae nostrae"', sulla rilevante fattispecie, salita agli onori di cronaca,del reato di Bugia. Nella duplice declinazione di bugia semplice, o, volgarmente detta, bianca e di quella più grave di cui al capoverso: nera. La culla del diritto non può esimersi da cotanto confronto e chiama tutti i giuristi a raccolta. Vi è da evidenziare, subito, che la bugia bianca in quanto a fin di bene nella finalità teleologica è stata recentemente depenalizzata. Indi se avrei detto per esemplificare: quanto sei bello figlio mio, mentre è uno scarrafone (Pino, spero si scriva così e grazie del capolavoro artistico), potrai essere assoggettato a una mera pena pecuniaria che va da 5 mila a 30 mila euro. L'ammontare esatto verrà stabilito discrezionalmente dal Prefetto Cesareo con provvedimento amministrativo salomonico. Eccoci alla bugia nera, che punisce coloro che la proferiscono per indurre taluno a fare, compiere e/o omettere un azione al fine di trarre un profitto per se o altri, a prescindere sia dall'ingiustizia del profitto o dal verificarsi di danni effettivi a terzi. È un reato peccato! Il reato è punito con il dovere del prevenuto di accompagnare i ministri di culto in opere di proselitismo e persuasione o nel recarsi a benedire le case, oppure nel celebrare da chierichetti le liturgie. Per i laici nel fare propaganda di fazione. Capitolo a parte meritano le aggravanti. Ne cito solo alcune per non tediare oltre il lettore: 1. Se si proferiscono bugie nell'esercizio di pubblica funzione o come incaricato di pubblico servizio la punizione sarà esercitare gratuitamente per non meno di un quinquennio la carica di sindaco o equipollenti; 2. Se le bugie vengono dette nell'esercizio di professioni, arti o mestieri di pubblica rilevanza la punizione nei casi più gravi sarà l'obbligo di consulenze gratuite o, nei casi, di minor gravità, nel compiere 12 ore di lavori di pubblica utilità da svolgersi nel corso dei fine settimana presso centri commerciali a spacciare rimedi miracolosi ciarlando con gli astanti. Quanto avrete espiato la pena potrete comprendere, questa l'intenzione del legislatore, che non è sufficiente gridare onestà, onestà, onestà, ma occorre anche un barlume di capacità di vendere bugie. 
Roberto Urbinati