sabato 24 settembre 2016

Opinioni e Fatti

Alla luce delle nuove richieste di chiarimenti di Obiettivo Civico in ordine alle "manovre" relative alla fiera vorrei dire 2 parole telegrafiche sul tema. Camporesi (O.C.) lamenta, tra le altre cose, "strane" parentele, rapporti, coincidenze sull'asse Rimini-Vicenza. Ora effettivamente non v'è chi non veda che la liaison fra le due città abbia il La con la nomina del professore vicentino U. Lago alla guida di Rimini Holding da poco lasciata. Dopo Lago arriva la Dr.ssa Fincato (vicentina, che personalmente considero la vera artefice della riapertura dell'aeroporto e che con il suo prestigio è un baluardo alla difesa dello stesso anche se invero in uno stato di diritto non dovrebbe essercene il bisogno); dopo Laura Fincato arriva la fusione delle fiere Vicenza-Rimini prossima ventura; dopo la fusione arriva Rossi di Schio, "rampolla" (mi scuserà) di una famiglia di industriali che ha fatto la storia di Vicenza e del Tessile in Italia; così come i Marzotto, "dirimpettai" dei Rossi nella intrapresa della industrializzazione della città secolo scorso e precedentemente, il cui erede, ex Enit, oggi guida la fiera in fase di fusione con Rimini. La Rossi dunque "atterra" a Rimini evidentemente per la questione Fiera, non so in che ruolo, non so in che veste ma è molto difficile credere a una casualità. Forse "parcheggiata" in Giunta per un futuro ruolo nella maxi-fiera? Difficile dire, non impossibile per me, altra spiegazione non la vedo anche se non posso escluderla. Il papà, come osserva anche Camporesi, era in Popolare Vicenza che peraltro vanta un credito sulla locale Fiera e nulla sappiamo di quote, partecipazioni dei Rossi in PopVi o Fiera etc. Io penso anche ovviamente che dentro al calderone vi sia anche il debito del ns Palas con Unicredit che a sua volta ha relazioni su cui non mi dilungo con PopVi, anche se parliamo di ben altre cifre. Ma personalmente (nonostante questo groviglio) vedo positivamemte questa cosa della fusione che potremmo chiamare "fare di necessità virtù"; in quanto essa: 1) permette di creare il ii polo fieristico italiano, 2) ci sottrae al rischio bolognese, 3) permette di espandersi ed unirsi ad un'area più centrale della industrializzata Padania rispetto a cui Rimini rimane geograficamente eccentrica. Ovviamente ombre e dubbi restano. 
A.S.