sabato 17 settembre 2016

L'ombrellone e la..luna

Il mio articolo (81°) dedicato ai Canoni Demaniali ha suscitato (poche) reazioni. Ormai sono tutti convinti che ...dovranno trattare con uno stormo di bagnini e chioschisti diversi dagli attuali civici, a meno che i più lungimiranti non riescano a fronteggiare con intelligenza gli obbligatori bandi. Non esiste, a mia conoscenza, un ristoro migliore di un investimento sulla spiaggia o meglio su un chiosco bar. Anche se (non credo) in questo fallito Paese dovessero aumentare i canoni, secondo normali prezzi di mercato e lasciare i ricavati ai comuni, come sarebbe logico. L'articolo è scaturito dalla lettura (infastidita) dell'ennesima velina demaniale, confezionata nelle cucine del Corriere, molto simili a quelle dell'Unità con Renzi. Anche su questo versante il Partito della Nazione non ha saputo scegliere. Devo dire che la colpa è del difficile approccio ai temi demaniali e l'impossibilità di respingere le mosse degli alfaniani/pizzolantini che si sono accodati al potere locale, al punto di diventare azionisti di maggioranza relativa ma precaria. L'assessore che aveva mostrato una pur debole indipendenza tiene compagnia a Bertino. I Bagnini&C dopo avere visitato le vecchie sette chiese politiche si sono introdotti furbescamente nella dependance del Pd. Il ministro degli interni ha regalato loro l'abitabilità e Pizzolante la maggioranza a Rimini, una Città che ancora viene guardata come "capofila" nella gestione della Bolkestein. Scegliendo la lobby della sabbia, il Pd si è consegnato ad una sconfitta politica e imprenditoriale, i cui contorni sono ancora da quantificare. Poteva giocare all'attacco, usando i bandi per arrivare ad una vera riqualificazione dell'arenile e del..lungomare. Gnassi ha fatto (volutamente) l'inverso. Per capire le ragioni basterebbe anche un giornalista riminese. Non si è mai voluta o permessa una discussione generale sul tema, eppure è leggermente più importante delle "ambasce" contabili di Cagnoni affogate nella piscina vicino ad un'altra piscina pubblica. Dobbiamo confidare nell'opposizione della consigliera Agrippina? Per salvare il Palas avremo due figurine natatorie doppie? Sempre che il mostro di cemento si mostri salvifico per la Conchiglia più costosa al mondo. A Rimini lo stato raccoglie per le concessioni demaniali circa mezzo milione. Diviso per 250 zone e 40 chioschi. Provate a fare valutare da Fabio Lisi di cosa parliamo e quanto il Comune sarà costretto a mettere a bando e poi vediamo il rapporto con i canoni. Uno scandalo come quello del ricavato che non viene consegnato ai comuni. Sempre per Rimini, senza incravattare nessuno, si parla di almeno 7/10 milioni di euro all'anno. Questo è il problema. Ma ai giornalisti ammettendo ce ne sia uno che lo capisce, viene vietata l'esposizione. Le forze politiche sono atterrite dalla paura di perdere l'ombrellone amico. I migliori sono sempre quelli a 5 Stelle. Per due la questione non esiste. Cardone non l'ha mai sollevata, ha la residenza alla Gaiofana. La Terza sembra si sia ..innamorata di un bagnino. La grande novità sarebbe chiedere il 20% di spiagge libere. Non hanno ancora una volta capito un ca... Cittadini in ogni caso votateli sono enormemente migliori degli altri. Ho detto tutto. Chiudo l'ombrellone. Arriva il freddino.