mercoledì 21 settembre 2016

Un Bignami

Politica locale, parte prima. Considero l'amministrare la (tua) Città una funzione delicata e importante. Anche altre lo sono o sarebbero, ma l'impegno personale per il luogo dove vivi e (forse) sei nato è una cosa stimolante. La battuta più spiritosa che coniarono per me (1975) fu che mi ero iscritto prima alla Giunta, poi al Pci. Allora nel Partito esisteva una divisione culturale profonda tra funzionari e amministratori, anche se tutti gli ultimi lo erano (io no). Non dipendere dalla raccolta fondi dei Festival dell'Unità permetteva una indipendenza che altri non avevano. E' stata una delle mie (fatali) stigmate. Ho sempre paragonato il Comune ad una speciale bottega verso cui i cittadini si rivolgevano direttamente o attraverso le palestre dei quartieri. A proposito lo squallore riminese e..romano, lo imputo anche alla cancellazione delle obbligatorie scuole dell'amministrare. Nel Pci diventavi segretario di sezione dopo una gavetta di anni. Dovevi passare nelle forche caudine delle circoscrizioni e (se) arrivavi al consiglio comunale non eri beota come adesso. Dovevi conoscere i meccanismi, gli esami erano quasi quotidiani e quelli che una volta erano definiti scarsi o rimandati, oggi sarebbero giganti ripresi dalla Tv Curiale. Il Pci era la migliore scuola di vita, fino alla scomparsa di Berlinguer. Occhetto scatenò il diluvio. Invece di superare le ideologie aprì le porte ai figli del 68, al cattocomunismo, per approdare ai..Verdini. Inaugurò la stagione dei pianti con socialisti, cristiano sociali, repubblicani e verdi. Ancora rimaneva una parvenza della sinistra, mescolata con i massimalismi da Rinascita. Al segretario piangente mancava però tutto il resto, per essere il protagonista di una della fasi più delicate del postcomunismo. D'Alema e Veltroni lo cancellarono senza resistenze. A Rimini la confusione regnante si trasformò nel "potere" ai Chicchi, Gambini e per colpa della maledizione di montezuma diagnosticata (in ritardo) da Ravaioli, arrivò anche Nando Fabbri. Non poteva finire bene. Infatti stanno allungando il brodo aeroportuale oltre il già previsto. Pierani venne martirizzato per avere aperto (intelligentemente) un rapporto privilegiato con Ryanair, sconosciuta compagnia area. Sembra sia la stessa alla quale Renzi ha steso tappeti miliardari. La fonderia politica riminese ha sempre precorso i tempi delle porcherie. Siamo stati i primi ad "unire" i gruppi consiliari dei Ds e Margherita, con la regia provinciale del citato Fabbri. I resti della vecchia DC con il pannelliano Rutelli assieme ai sessantottini di potere. Devo dire che la fusione in salsa riminese ci consegnò Zavatta, brava persona, che permise però a Chicchi di rovinare anche l'immagine urbanistica con un Prg sul quale ho consumato gli aggettivi. E' servito per essere variato a piacimento ed ancora continuano (Aquarena). Nel frattempo il sottoscritto, su cui, nel frattempo, avevano sperimentato con successo gli effetti della malagiustizia, era in esilio a Viserba. Dal 90 al 99 abbiamo perso (volutamente) ogni speranza di rinnovare la Città turistica con l'ausilio di un moderno Piano Regolatore. Duecentosessanta comparti fatti a ca.., ognuno diverso dagli altri, in una perfetta lotteria del mattone. Il Sindaco attuale, dipinto dai tre gazzettini, come il nuovo che avanza in ciclabile, nasce in quel periodo. Autentico figlio d'arte, ha studiato alle scuole svizzere e della federazione, con docenti illuminati come i citati "attila". L'enfant prodige a vent'anni era consigliere regionale, un Pogba bianco. Non ho voglia di ricordare un curriculum tanto importante quanto facile, doveva finire con il suo ingresso trionfale a Palazzo Garampi. Nemmeno lettere improvvide sembrano disturbarlo. Fare il sindaco così sarebbe buono anche il Morollino della Scuola ...Privata. 

PS Melucci "riempe" la seconda parte