mercoledì 6 settembre 2017

Altra colata

Altra colata di cemento su via Marconi/Amati, la Giunta ha licenziato due giorni fa "si proceda!" la maxi operazione edilizia del gruppo pesarese Renco tramite la controllata 100% Residence Viserba srl nell'ex Corderia di Viserba, la Giunta ed il Sindaco che avevano detto "stop" al consumo di territorio e che si sono venduti alla pubblica opinione e agli elettori sotto le insegne di questo slogan. Già anni addietro sia la destra in consiglio sia i Grillo avevano denunciato questa cosa che andava concretizzandosi, anche tralasciando la questione del consumo di territorio. 1500 mq di supermercato come superficie di vendita netta escluso il retro, quindi medie dimensioni in grado tuttavia assieme a quello già esistente di mettere una pietra tombale sul commercio a Viserba 90% per me sarà griffato Coop perché l'altro oligopolista della grande distribuzione ha già avuto tanto ed è già presente in zona. La stessa intenzione di portare il doppio senso di marcia su Mazzini, strada molto stretta, va letta come realizzazione di una ulteriore "via di approvvigionamento" per il centro commerciale costruendo. D'estate chiuderà alle 21.30, 1500 mq di superficie di vendita netta non sono pochi essendo quella di 50 piccoli-medi negozi. Si entrerà da via Primo Giorgio Amati e ci sarà la immancabile rotonda che per chi abbia le antenne dritte segnala, come"se c'è fumo allora c'è fuoco", la serie di rotonde ti segnala che sei in zona centro commerciale e nulla deve distrarti e indurti o darti la possibilità di fermarti. Questa maxi operazione con residenziale, direzionale e galleria di negozi, solito copione riminese già abbozzata prima della prima giunta Gnassi ma che ottiene l'ok con la II Giunta Gnassi penso ce la potevamo risparmiare e soprattutto la povera Viserba avrebbe potuto risparmiarsela perché quando sarà pronto assieme all'altro presente avendo anche negozi all'interno renderà "inutile" la frazione sotto il profilo commerciale (che a questo punto col senno di poi avrebbe fatto bene a farci il gesto dell'ombrello a suo tempo come fecero Riccione e Bellaria affrancandosi da Rimini) e che si sviluppa ai due lati della linea ferroviaria e preesistente ad essa e tutto il baricentro sarà spostato sulla "T" Sacramora-Marconi, e gli immobili commerciali del centro perderanno ovviamente ulteriormente valore e altre serrande chiuderanno, solito copione; tralascio tutta la grande questione relativa al luogo, quello sì fortissimamente "identitario" per i viserbesi, della ex Corderia con quello che ha rappresentato prima ovviamente ma anche durante la II GM e soprattutto l'occupazione ed anche la Liberazione di Rimini : forse avrebbe meritato qualcosa di meglio e destino più consono dei camion che sono già entrati scorso anno "per fare pulizia" e del "solito" centro commerciale del solito marchio o quello cugino. 
Nemo Pascale