venerdì 15 settembre 2017

La Marcia

Erano gli anni in cui l'intellighenzia (riminese) del Pci militava (tutta) in posizioni almeno extraparlamentari. Lotta Continua fu lo sbocco più reazionario. Ricordo la Marcia contro la Nato a Rimini. Piccari (scrittore) era naturalmente in testa ed urlava già simpatiche battute contro gli Yankees dell'aeroporto che avevano invaso la Città portando gli affitti a impennate da finti migranti. Le proteste erano abbastanza frequenti in tutto il Paese, la sinistra (vera) non sopportava il dominio americano, dopo che erano stati chiusi i rubinetti del rublo. Era uno dei temi più appassionanti quello di non essere padroni nemmeno in casa nostra. Oggi non se ne parla più, siamo abituati ad essere fedeli servitori in Europa, l'America ci sembra troppo grande per disturbarla. L'ultimo che fece notare bruscamente ai piloti americani che Sigonella era ancora Italia, ha fatto una brutta fine. Lo stesso Andreotti venne avvisato più volte che il suo flirt palestinese non era gradito. Per Moro hanno fatto le cose in grande, dopo quasi 40 anni siamo alla targa della Renault o poco più. Un argomento difficile da trattare e su cui non è caduto il segreto di stato..nostro ma quello molto più tombale degli U.S. L'ho presa un pò larga per arrivare a dire che sono sempre girate voci di un (presunto) arsenale della Nato "seppellito" nelle colline di Covignano e Coriano. Quando ho letto che ci sarebbero nascoste nel nostro (?) Paese circa 70 bombe nucleari mi è "sfuggito" un sorrisino amaro. La paura è che lo venga a sapere il dittatore, leggermente sovrappeso ma coreano del nord. Troverebbe, gratuitamente, un arsenale pronto senza bisogno di tante manfrine ed esibizioni cinematografiche. Siamo nelle mani (sicure) della Pinotti. Difficile trovare una più "atlantica" di lei. Un avviso agli urlatori parlamentari a cinque stelle. Lasciate stare l'argomento, non sono scie chimiche. Vi potete fare male. Siete ancora al primo mandato ma tra poco scatta il..vitalizio. Ce l'avete fatta.