giovedì 28 settembre 2017

Un Duetto

Partenza giornalistica ilare ma rassicurante, questa mattina. Il Duo Brasini& Cagnoli, rimasti (soli) al comando di UniRimini, una delle tante società partecipate (male) da chiudere per storica inutilità, ammonisce: " All'Università non si fa politica". Solo i concorsi, aggiungiamo noi. Naturalmente il monito è rivolto alla pletora di soci che, in forte ritardo, sta abbandonando uno dei carrozzoni nati sull'onda della dependance bolognese aperta a Rimini. Il ruolo è sempre quello di sudditi e ospitanti facoltà non gradite ai veri baroni. I primi a defilarsi sono stati i comuni liberati dal giogo piddino e qualche associazione, forse più per esigenze finanziarie che per accertate ragioni. Siamo ormai abituati a non discutere delle cose importanti. Il ruolo ed il peso dell'Università nella realtà riminese è adeguato? A cosa serve? Un'incremento alla movida notturna o collegamento, stimolo, aiuto alle attività presenti in particolare quella ancora rilevante come il turismo da sbarco? Possibile che in venti anni non sia stato inventato, promosso, organizzato (almeno) un modesto Osservatorio che non sia quello (ridicolo) della Provincia fintamente estinta? O dobbiamo credere per contratto che i dati provenienti dalla regione siano corretti? Ci accorgiamo della presenza di una struttura decisiva per il futuro dei giovani quando è in cronaca nera ma esorbitante a Rimini? In ogni caso a Natale dovrebbero indire, con la consegna dei Puffi, ormai inflazionati, anche il Premio per la migliore battuta. Brasini è un serio pretendente, questa volta ha un compagno per dividere la (certa) vittoria.