domenica 10 settembre 2017

Romagna Capitale

"ROMAGNA CAPITALE ROMAGNA BALLERINA ROMAGNA CHE SI SVEGLIA COL SORRISO OGNI MATTINA "ROMAGNA APPASSIUNEDA TI SPECCHI NEL TUO MAR ROMAGNA CAPITALE ROMAGNA SUPERSTAR. (Raoul Casadei)

Eppure lo sa che non deve venire in Romagna, ma ci prova, ogni tanto fa la toccata e fuga: è venuto a Coriano e Saludecio, è stato avvistato a Cesenatico, non so se sia vero, ma non per lui (parlo del presidente della Giunta Rag. o non so che diploma abbia Bonaccini PD) ma per quello che il suo partito rappresenta ma non lo dico io, lo dice il segretario locale: "il partito degli antipatici", dopo la ingloriosa débâcle riccionese (e infatti a Riccione non si fa più vedere) cui solo un personaggio dello spessore culturale, umano, intellettuale, la competenza, l'intelligenza, il rigore morale il connaturato carisma nonché la naturale, genuina simpatia e fiducia che ispira nelle persone, della candidata Sabrina Vescovi ha evitato danni ancor peggiori, al netto del fatto che nella sostanza se non vogliamo raccontarci palle la vera colpevole pur in buona fede della perdita di Riccione da parte dei post comunisti è la mini lista Pizzolante che ha scompigliato il partito dividendolo, facendogli mancare una vittoria sulla carta facile e perdere elezioni che avrebbero potuto essere per gli ex stalinisti una passeggiata (chiusa parentesi). E' chiaro se si parla di referendum per l'autonomia delle Romagne raddrizzano le antenne: Bologna perderebbe un "ubertoso feudo", una gallina dalle uova d'oro buona solo quando c'è da pagar le tasse, innervarla della loro università invece che promuovere la nascita di un ateneo proprio ma magari in partnership con San Marino e Urbino, mandarci i loro spazzini, le loro coop a schiacciare il nostro commercio, decidere le nostre politiche turistiche, decidere la nostra sanità, te chiudi, te ospedale invece puoi stare aperto, decidere il nostro trasporto pubblico etc.etc.etc. Esiste un'altra regione che sia l'unione di due regioni in cui il capoluogo è in una di esse? C'era la Regione Abruzzi-Molise ma si sono separati subito perché evidentemente risultava troppo invadente la prima sulla seconda. Trentino-Alto Adige: anche qui c'è lo statuto autonomo di Bolzano etc. Quindi siamo un unicum italiano in cui si è dato sostanzialmente a una città il potere di governare su un territorio storicamente autonomo e legato più alle regioni adriatiche fino Chioggia e Venezia e a sud Ancona, al Montefeltro, all'aretino. Certo, l'Emilia è più ricca è sviluppata e questo storicamente è perché ora gode della mano benevola della Regione, ma a noi non conviene lo stesso starci assieme. Poi c'è un altro aspetto ossia questa storia che ci fanno fare le cavie: es. le ausl nascono come locali come dice l'acronimo, unico caso italiano ne fanno una immensa la più grande d'Italia. Adesso vorrebbero fare di una regione una provincia, giusto per annacquare Rimini e zavorrarla con il resto della Romagna con rispetto parlando per gli amici cesenati, forlivesi etc. "una faccia una razza", che evidentemente ha un altro passo rispetto a Rimini, temendo "fughe in avanti" ci ingabbiano, possibile che questo non debba essere materia di referendum e le autonomie locali di cui tanto si parla? Senza dire di quello che bolle in pentola sulla maggiore autonomia che otterrà l'ER penso governeranno le Romagne con la spada e verranno a riscuotere le decime. Solo un esempio: da che c'è la Regione noi siamo rimasti al palo promessa non mantenuta di metropoli turistica, infrastrutture viarie: ditemi dove trovate nel bolognese una strada ridotta come la "marecchiese" che conduce al nostro entroterra e che in passato era importantissima, che in 40 anni non si sia messo mano per farne un'arteria degna e al passo coi tempi che la Regione non si sia interessata?
 M.A.