giovedì 7 settembre 2017

Gang bang

Vorrei dire ancora 2 parole sull'amara e tragica vicenda del duplice stupro di Miramare per poi sperare non se ne parli che in equa misura, perché non è giusto e non fa bene al turismo senza con ciò essere omertosi, esagerarne la già notevole gravità parlandone ogni giorno come fosse la strage del Bataclan, ma senza voler minimizzare. Allora, anzitutto faccio notare che a Pesaro mi pare circa due anni fa proprio un ragazzino minorenne è stato preso da coetanei e quasi decapitato, per futili motivi. Un fatto gravissimo, molto più di quello di Miramare, ma la notizia è circolata qualche giorno poi amen, per dire come la morbosità dei media sia cieca e vada a seconda che ci siano o non ci siano fatti più importanti. I giornali devono uscire tutti i giorni se non accade nulla mettono in prima pagina la lite fra vicini. Poi: questo abominevole stupro per il mio sentire è molto legato a internet, prima, durante e dopo. L'atto vile che questi ragazzini hanno compiuto sulla fidanzatina polacca in gergo chiamasi "gang bang" ossia stupro di gruppo senza pietà di 3-4 persone, con riferimento soprattutto a neri su bianca. Questi sciagurati hanno messo in atto quello che avranno visto centinaia di volte sui siti porno perché noi oggi sappiamo che maschietti neri bianchi gialli età 12-70 fanno consumo di pornografia, chi più chi meno, quasi tutti da casa, dall'ufficio, sul telefonino. Pornografia completamente sdoganata e alla portata di tutti, non demonizzo, ma in passato era l'1% ed era malvisto chi consumava porno. Bene, male, neutro che sia, consumare pornografia ha conseguenze, specie se in grandi quantità, specie su giovanissimi e questa cosa ha effetti sui comportamenti sociali e sessuali, a prescindere dal caso di specie. Un altro aspetto della vicenda che lega internet allo stupro è il fatto che per me erroneamente il profilo Facebook del maggiorenne congolese non sia stato eliminato come l'Autorità Giudiziaria aveva il potere di fare, lasciando che razzisti, xenofobi, violenti, sputassero il loro veleno sullo stupratore; un grosso passo falso e di inciviltà. Chiudo la parentesi internet per parlare brevissimamente di altra materia. Si è persa la memoria ma la Rai quando questi argomenti erano di grande attualità fine '70 mandò in onda un processo per stupro in cui Tina Lagostina Bassi rappresentava la parte civile. Quella scelta fu dettata dal fatto che era stato proiettato da poco un film Processo per stupro che aveva avuto notevole successo, eco, sollevato scalpore e acceso dibattiti. La Rai quindi decide di filmare e trasmettere con ascolti altissimi per l'epoca un vero processo per stupro e si aprì il celebre dibattito del tempo ossia sul fatto che in questi processi pre-femministi la difesa tentava sempre puntualmente di screditare la vittima. Gli stupratori presero mi pare un paio d'anni finiti in libertà condizionata alla fine, ed era una stupro di gruppo simile a quello di Miramare ed erano maggiorenni. Oggi molti si sono giustamente scandalizzati perché un notissimo e apprezzabile per altri versi sito internet e giornali hanno pubblicato i verbali dello stupro di Miramare in cui si entra in "scabrosi dettagli" sugli atti sessuali perpetrati sulla vittima. Ebbene anche allora ci fu questa polemica in quanto addirittura in tribunale durante il processo volarono espressioni umilianti per la vittima quale"se c'era o non c'era stata "eiaculatio". Era argomento tipico della difesa domandare alla vittima se aveva provato piacere, per dire la differenza ieri/oggi. Quindi in quarant'anni il mondo è molto cambiato e nessuna difesa oggi penserebbe mai di screditare la vittima, poniamo parlo in astratto la signorina era nuda o era vestita in modo provocante etc.: quindi questa è la società maschilista da cui provenivano. Questa memoria si è persa. Infine per dire l'aria che tira per certi versi opposta quasi a risarcimento verso l'universo femminile è stata stilata una graduatoria delle parti offese da parte di politici locali femministe "col giubbotto e gli anfibi" diciamo cosí: 1) la ragazza; 2) il peruviano); 3) il fidanzatino rapinato, bastonato, e con la mascella rotta. Quindi ad oggi vuoi per contrappasso vuoi per altro per quanto si tenti di equiparare lo stupro di un trans vale meno di quello di una donna ma più di una rapina con lesioni su un uomo a prescindere dal codice penale.
lucaenea