sabato 16 settembre 2017

Le Fughe

In avanti. Il 10 giugno 1940 la gente a Piazza Venezia esultava, ancora non era nato..Fiano. Ma dietro ad ogni angolo c'era più di qualcuno che non potendo parlare, mostrava però il viso stravolto. Me lo raccontò un "vecchio" riminese allora a Roma per lavoro. Mi è venuto alla mente questo particolare, uscito dalla mio "ballerino" hard disc per alcune assonanze non belliche ma politiche con la situazione attuale. Sento, leggo, socializzo discorsi sempre più pericolosi dopo la dose di bugie "statistiche" che dobbiamo trangugiare. L'Europa (giustamente) ci prende anche per.. lo sbarco, ringraziandoci per il lavoro che abbiamo regalato alle cooperative, preservando la Germania dai falsi migranti. Se il referendum costituzionale non è passato, con stragrande maggioranza, si deve affermare che era sbagliata la legge, ma senza usare i soliti giochini. Il referendum era imposto costituzionalmente. Ai più irriducibili, ma sempre meno numerosi civivo per Renzi, vorrei ricordare che questa impostazione si chiama (ancora) democrazia. La stessa trama che ha permesso ad un Bonaccini di esercitare la carica di Governatore, pur avendo avuto il sostegno di un cittadino su quattro votanti. Leggere sul Carlino che i "cittadini" hanno impedito lo sviluppo di Rimini incute un sentimento di feroce mescolanza tra il ridere o insultare lo scrittore. Non la si può nemmeno definire una ricostruzione da bar, sarebbe un'offesa gratuita ai frequentatori e lettori da banco. Difendere la democrazia del pensiero significa (anche) che puoi tranquillamente affermare che l'ultima "passerella" di Gnassi, per intestarsi il Ponte di Tiberio, è stupenda. I più dicono invece che è uno scempio (autorizzato). Nel corsivo si fa anche un accenno alla classe dirigente. Quale e chi? Non credo possano citare i colpevoli ma (quasi) prescritti dell'aeroporto o gli esecutori della più costosa stronzata del 2000, ossia il Trc, servito solo per rinviare (?) a giudizio la Tosi. Da almeno un ventennio a Rimini si usano le "scorciatoie" invece delle opere strutturali. L'esempio più eclatante è la circonvallazione, rimasta com'è e dov'è al pari della nostra spiaggia consegnata al civismo da maggioranza. Sto diventando (tardivamente) un estimatore di Gnassi. Nessuno ha mai potuto fare quello e quanto compiuto da lui. Il giudizio (democraticamente) però spetta agli elettori.