martedì 26 settembre 2017

Nero o Rosso Fiano ?

I fascisti in Italia si dividono in fascisti e antifascisti (Ennio Flaiano )
Ci risiamo, i liberali vecchia maniera hanno colpito ancora. Il solito vizietto alla Locke, padre del liberalismo europeo che predicava l'intolleranza verso gli intolleranti: creare una nuova legge che renda reato il fascismo. Una legge che rischia in realtà di sortire l'esatto contrario visto che sono vigenti altre due leggi contro il fascismo . La ritengo, scusate l’accostamento, una legge imposta nel codice con violenza dalla maggioranza, come fecero a loro tempo i fascisti, usando la violenza “ legale”, come stanno facendo gli antifascisti alla Fiano, perché sempre sopraffazione rimane. Ai citazionisti di Matteotti, che si riempiono la bocca con la frase “ il fascismo non è un’opinione, è un crimine”, ricordo a lor signori che, pronunciata in quel periodo e in quel contesto, aveva tutto il suo sapore di coraggio e di denuncia da oppositore, ma ora che conosciamo tutto sul fascismo, ritenerlo criminale, solo per la paura dell'avanzata delle destre un pó in tutta Europa, la ritengo totale idiozia. Seguendo questa logica quindi furono tutti gli italiani che vi parteciparono e credettero, cioè una buona parte, criminali? Coloro che vi aderirono come Pirandello, Mascagni, Ungaretti, Vittorini, Malaparte, Montanelli, per citare qualche nome, sono stati dei criminali o crimine diventa ciò che Mussolini e i suoi realizzarono in vent’anni, e che durò dopo di loro (che so pensiamo all’economia con l’Iri, le banche pubbliche, la politica agricola)? Fatemi il piacere, imbavagliare è esattamente quanto faceva il fascismo. Caro Fiano ammetta che lei è un liberale tutt’altro che democratico in quanto con tale legge pone un limite imposto da lei. La democrazia ha valore solo se permette il confronto a tutti, ad armi pari. Altrimenti è solo dittatura della maggioranza. E se oggi la maggioranza è antifascista, domani potrebbe essere fascista, se lo tenga a mente! La censura ha paura del diverso da sé e non ama la libertà, che come ogni cosa ha il suo prezzo: deve valere anche per chi la nega se no non è libertà, ma arbitrio e legge del più forte. Ritengo personalmente che per tutto il resto, ci sia già il codice penale vigente. Lasciamo stare la povera salma di Matteotti, vi ringrazio. Lasciamo che “ i morti seppelliscano i loro morti” , e ricordiamoci del passato solo se serve per non commettere più certi errori nel presente, non per alimentare inutili fantasmi.
 L’INNOMINATO