giovedì 22 febbraio 2018

CS Carla Franchini M5S

PROFESSORI PICCHIATI DA ALUNNI E GENITORI SCUOLA RIDOTTA AI MARGINI DEL SISTEMA PAESE IL M5S RIPORTERA' L'ISTRUZIONE AL CENTRO
C'era una volta il professore. Una figura centrale nel percorso formativo dei giovani. Educatore e dispensatore di conoscenza. Era rispettato da tutti, dai suoi alunni e dai genitori dei suoi alunni. Poi, improvvisamente, le politiche scolastiche si sono ritrovate ai margini della crescita sociale del Paese e il professore relegato al ruolo di un qualunque altro impiegato dello Stato: squalificato, quindi, nella sua duplice veste di educatore civile e intellettuale. A discapito, quindi, della crescita culturale ed educativa degli ragazzi. E così, in questo cortocircuito valoriale, succede che quella figura centrale diventi sempre più marginale. E che, invece, di essere rispettata cominci ad essere odiata, sbeffeggiata, insultata. Sono di questi mesi le continue aggressioni fisiche a professori e professoresse, una addirittura sfregiata. Al Nord come al Sud. Aggressioni, spesso veri e propri pestaggi, perpetrati da alunni, ma anche dai genitori di quegli alunni. Nell'inerzia più assoluta di chi ci governa. Tutto questo è grave, inqualificabile, vergognoso. Noi del M5S lo gridiamo da anni. La scuola non può essere relegata, come lo è oggi, ai margini del progetto Paese. L'Italia, secondo l'ultimo rapporto Eurostat, ha un tasso di dispersione scolastica pari al 14% e bel lontano dall'obiettivo del 10% fissato dall'Europa. E il nostro Paese è quinto per il più alto numero di giovani tra i 18 e i 24 anni con in tasca solo il diploma di scuola media. Peggio di noi fanno solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta. E' ora di dire basta. Chi rivuole la scuola al centro del sistema Paese e il professore al centro del percorso formativo e culturale del giovane si ricordi che cambiare per migliorare si può. Noi del M5S siamo pronti. E voi?