mercoledì 14 febbraio 2018

Bonifici a 5 Stelle

Un vecchio adagio raccontava che quando accusi di solito poi vieni accusato. Per un grillino è scontato. Francamente non m'importa, se sul banco degli imputati per "falso" bonifico andranno in due o dieci, come affermano i giornali con notizie circostanziate, tanto da assomigliare a vere indagini. Oggi fanno paura, ma si comportano come fossero a Rimini. Il Partito di Renzi ha nelle mani ancora tutti gli apparati, sono convinto che nelle prossime settimane assisteremo ad uscite centellinate accuratamente. Ci sono decine di tesserati nel Pd che non hanno mai onorato gli impegni con il partito. Nessuno urla, sbraita o titola in prima pagina. Il problema è che questa banda di incapaci scelti sulla base di presunta fedeltà hanno rotto i coglioni a tutti con la loro (presunta) onestà. Fare e annullare i bonifici è il giochino delle tre carte. Ho l'impressione che dopo alcune tentativi il Pd abbia finalmente trovato l'argomento giusto per alleviare la sconfitta. Avranno già sguinzagliato i cani da tartufo giornalistico, con la possibilità di avere la nutrita pattuglia degli ex, informati e rancorosi, qualche volta giustamente, che ridiventano famosi come maggiordomi loquaci dopo il licenziamento. Uno spettacolo non nuovo, ma avvilente. Per fortuna giocano per partecipare ed.. incassare. Dispiace per la maggioranza che, sono sicuro, ha bonificato correttamente. Ci sono regolamenti che in una struttura "padronale" fanno ridere. Spendere tremila euro per il telefono nemmeno la Franchini, nel suo attivismo elettorale, ce la farebbe.