giovedì 22 febbraio 2018

Al cuor non si comanda parte prima

..ma si risponde. Inizio dai complimenti così poi posso passare alla cronaca da me interpretata. Complimenti al Cuore di Rimini ed alla serata da lui organizzata due sere orsono per mettere a confronto i candidati della nostra provincia. Era scritto che non avrebbero parteggiato per nessuno e così hanno fatto, tutti ben composti nella loro fila di sedie, ho riconosciuto Lisi, Grossi, Campi, Paolizzi e Vanni. Ricordo gli incontri sulle fogne, lo stile è sempre quello ed è piacevole parteciparvi perché qualcosa si impara sempre, anche se a volte non li si condivide. Il moderatore signor Pistillo anche a lui vanno i miei complimenti; presente sul pezzo, preciso nei tempi, equidistante dai candidati, giustamente “caloroso” quando qualcuno tra il pubblico voleva sfruttare inconcludentemente la serata come personale palcoscenico. Dopo tutto questo zucchero e fantozziana sviolinata, arriviamo alla serata. ---- Tra il pubblico girava questo pensiero “ a parlare son tutti bravi, poi però se si parla di un tema specifico, chi tra il pubblico capisce di più perché tecnico o comunque investito personalmente dal problema, storce la bocca”. Ed allora la prima domanda, certe risposte mi son sembrate buone perché realmente buone o perché di quell’argomento non ci capivo nulla ? Prima risposta: ad ascoltare i politici circa temi che non conosciamo, rischiamo di far la fine di quegli sprovveduti che si fidavano di Vanna Marchi. Credo vada per onestà anche premesso che è facile pontificare dagli scranni dell’opposizione; vorrei poi vederli quelli alla prova dei fatti se toccasse a loro prendere le decisioni, e fare come qualcuno recentemente ha fatto con le olimpiadi, decidere di non fare per paura, non credo sia una scelta fattibile in politica.  Vengo ora ai singoli partendo dagli assenti che in quanto tali hanno sempre torto se non validamente giustificati. I Grillini. Si vociferava che dovesse esserci la dottoressa Sarti, ma ne giustifico l’assenza immaginando la sua difficoltà in questo momento perché coinvolta in note vicende che credo sia giusto che io non commenti, anche perché decideranno gli elettori che l’hanno condotta a Roma a decidere se avere ancora fiducia nel M5S o no. Il sostituto invece non si è presentato perché influenzato così raccontavano le voci. Io in 35 anni di professione mi sono assentato solo una settimana perché operato al ginocchio ed onestamente son rimasto deluso dal mancato confronto. Avrei voluto chiedere loro anche dell’eurotransfugo e del suo soggiorno dorato e come pensano di evitare simili fatti in futuro. Avrei voluto pure chiedere loro se corrisponde al vero che l’87% degli eletti nel loro partito, prima dello stipendio da parlamentare era senza lavoro o con studi professionali a reddito zero.  La LEGA.  La Lega ha strappato per il vero molti applausi parlando di tasse esagerate e delinquenza. Personalmente avrei preferito che di tassazione esagerata mi avesse parlato un giudice tributario oppure un operaio. Con tutto il rispetto che si deve ad una categoria economica che ha fatto la fortuna di questa terra, e tutto il rispetto che devo al candidato loro, ho difficoltà ad ascoltare la morale sulle tasse se questa è fatta da un bagnino, categoria economica (con altre) che pare non brillare per le proprie dichiarazioni dei redditi, e con imprese pagate centinaia di migliaia di euro. Ecco una critica che faccio al Cuore di Rimini è che in una precedente tornata elettorale chiesero ai partecipanti all’incontro di mostrare la propria dichiarazione dei redditi; potevano farlo ancora. Ad un incontro sulla castità in cui il relatore fosse Rocco Siffredi, avrei difficoltà a ritenerlo un relatore esperto ed informato. Senza dimenticare relativamente al tema “delinquenza ed immigrati” (spesso evocato per destare la folla, ma anche giustamente ricordato sia in Italia che a Rimini) quanto inconcludente sia stata la legge Bossi-Fini, e Bossi con la Lega mi pare che qualcosa sia c’entrato e c’entri attualmente. Chiaro che chi poi ha messo mano alla questione negli anni successivi, compreso il governo attuale, ha trovato modo anche di creare un business con l’immigrazione, business economico e di voti. E chi vuol fare la morale su questo argomento bene farebbe a dichiarare che nessuno dei propri candidati ha sfruttato l’immigrazione sia facendo lavorare queste Persone “come schiavi”, sia ospitandoli attraverso associazioni o cooperative. Per il resto mi è sembrata appassionata e credibile. FINE PRIMA PARTE
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