giovedì 22 febbraio 2018

Al cuor non si comanda seconda parte

Liberi e Uguali.  L’onorevole Chicchi ha dichiarato di non prendere il vitalizio come parlamentare. Gli è stato fatto notare che lo prende per i propri incarichi regionali (vale sempre la regola che mi piacerebbe conoscere la dichiarazione dei redditi delle persone che mi parlano e che si candidano a governarmi). Mi è parso persona degna di rispetto, capace e convincente per ciò che ha fatto in passato, ma quando racconta nei suoi esempi di Rimini come una “città con tanti negozi di dischi musicali”, ricordando che poco tempo fa ha chiuso anche la DIMAR, mi vien da pensare che faccia riferimento ad una Rimini di qualche decennio fa, quando lui era amministratore di questa terra, ma che ora non esiste più. E pur ovviamente non imputandolo al on. Chicchi, a Lui vorrei chiedere se sul vocabolario compare con senso negativo la parola “riminizzare”, a chi lo dobbiamo imputare? Se a 65 o 67 la Fornero ci vuol mandare in pensione, un motivo ci sarà. Pizzolante. Mi piace perché non ha rinnegato il suo passato craxiano, e per me la coerenza è una dote in questo mondo di bandierine che cambiano direzione ogni momento per ogni colpo di vento, anche se il tempo tiranno ha impedito quella sera di chiedere qualche chiarimento relativamente a quella stagione culminata con Tangentopoli che ha visto come imputato principale o capro espiatorio, proprio l’on. Craxi. Poi però guardando la rassegna stampa dei mesi passati in cui mi pare di ricordare che un gruppo civico si sia detto favorevole alla costruzione di tante microaree per i nomadi ( forse l’Avv. Erbetta ? https://www.altarimini.it/News103662-nomadi-a-rimini-le-microaree-si-riducono-a-tre-consigliere-erbetta-non-bastano-ma-troveremo-una-soluzione.php ; http://www.riminitoday.it/politica/pizzolante-punta-sulle-microaree-rimini-sara-la-prima-citta-senza-campi-nomadi.html ) noto una certa discrepanza con ciò che stato dichiarato nella serata di confronto. La mia idea ? Dopo le elezioni, perché prima sarebbe un imperdonabile harakiri, si faranno eccome le tante microaree o comunque verranno consegnati gli appartamenti ai nomadi, creando a mio avviso una situazione esplosiva in tanti punti della città. Onestamente mi sono perso un po’ relativamente alla Bolkestein. Per me quella delle proroghe è l’ennesima promessa elettorale. La direttiva B., approvata nel 2006 in Europa, se qui ha gettato tanti nella paura è la prova che al parlamento europeo negli anni passati abbiamo eletto persone inadeguate che forse come in un cimitero degli elefanti sono andati lì a fare l’ultima marchetta ben pagata, senza curarsi (visione ottimistica) o senza capire (visione più tragica) che cosa si stava andando ad approvare sotto il loro naso. Temo purtroppo per i bagnini che, sempre dando la colpa a chi li ha preceduti, i nuovi eletti gli comunicheranno che le aste s’han da fare; poi mi scappa da ridere come chi ha dichiarato 5 o 10 mila euro di guadagno all’anno potrà spiegare all’ufficio delle entrate come parteciperà ad un’asta per un bene DEMANIALE dal valore di qualche miliardo del vecchio conio, dove avrebbe meno difficoltà a giustificarne l’acquisto un operaio con la sua paga. Ad entrambi gli ultimi due candidati che ho citato vorrei rifare la domanda precisa e giusta che gli ha formulato uno del pubblico ossia: “ma voi che vi proponete di risolvere tutti questi problemi dell’Italia e del nostro territorio, dove siete stati fino adesso?”. La domanda non ricordo che abbia ricevuto risposta pur avendo una sua ragion d’essere; infatti se la signora bagnina del carroccio (mi perdoni, ma non ricordo il nome) e gli eletti dell’ufficio collocamento “fanculizzante tutto” sono dei neofiti della politica, per cui comprensibili anche in loro certe ovvie esternazioni e proposte, gli onorevoli passati e attuali non possono allontanare da loro tutti i calici amari della responsabilità dello stato attuale della nazione; a volte, a mio avviso, si è colpevoli anche se non si commette un fatto direttamente, ma più semplicemente non lo si denuncia. Concludendo, una bella serata, molto ben organizzata, dove si è parlato di temi veri e scottanti (l’invito e ad organizzarne altre), ma con troppe tante belle intenzioni, come nella letterina a babbo Natale, per sperare in un bel regalo, questa volta elettorale. Personalmente? Personalmente preferisco un delinquente ad uno scemo. Il delinquente so che non ucciderà mai la gallina che gli dà un uovo tutti giorni; lo scemo potrebbe anche uccidere la gallina.
Ulisse Teucri