giovedì 8 febbraio 2018

CS Carla Franchini

CRIMINALITA' IMMIGRAZIONE INCONTROLLATA E LA NON POLITICA DEL PD A RIMINI 
Rimini non ha più i connotati classici della città delle vacanze. Dove il turista viene per rilassarsi, prendere il sole e divertirsi. Rimini anno dopo anno è diventata pericolosa, poco accogliente. Insomma, una città a rischio. E a gridarlo forte sono i dati sulla criminalità, elaborati, lo scorso mese di ottobre, dal Sole 24 Ore e forniti dal dipartimento per la Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Ebbene, da queste cifre emerge uno scenario inquietante: Rimini seconda in Italia per crimini commessi (la prima è Milano): 7203 reati annui qui da noi contro i 7375 di Milano (la media nazionale è di 4105). Il dato è riferito all'incidenza ogni 100mila abitanti (il dato complessivo per Rimini, infatti, è di 24.261 delitti). E tra le tipologie di reati maggiormente consumati nel territorio (che ci mettono al primo posto in Italia davanti anche a Milano) ci sono i furti nel complesso (4829), di cui 323 compiuti nei negozi, e i borseggi (1062), ma anche le rapine (88) e gli scippi (43) non sono da meno: insomma, proprio quel genere di reati che colpiscono il cittadino comune. Il dato è in calo rispetto all'anno precedente, quando Rimini era prima davanti a Milano, ma questo non lascia comunque tranquillo il cittadino. Anzi lo preoccupa sempre più visto che le politiche del Pd, e le tante promesse fatte dai politici riminesi del Pd, non sono riuscite in tutti questi anni ad arginare questo enorme flusso delinquenziale. Certo, è vero, Rimini d'estate raggiunge livelli di presenze turistiche da trasformarla quasi come una città metropolitana, ma proprio per questo le politiche sulla sicurezza dovrebbero essere più incisive ed efficaci. E non deboli e, quasi, accondiscendenti nei confronti di chi delinque: un fatto inequivocabile è la poca certezza della pena con ladri, rapinatori, borseggiatori che, una volta arrestati, tornano regolarmente in libertà, pronti a commettere nuovi reati dopo appena qualche settimana, al massimo mese. Ma non solo, anche l'arrivo di migliaia e migliaia di stranieri, molti dei quali giunti qui come clandestini, preoccupa e non poco il cittadino. Il dato ufficiale al 2016 racconta di 8493 arrivi stranieri nell'ultimo quinquennio: e si è passati dai 1658 immigrati del 2012 ai 2093 del solo anno 2016. Ma stiamo parlando di immigrati regolari. Quanti sono, invece, quelli clandestini, privi, quindi, di regolare permesso di soggiorno, che per campare devono delinquere? Il dato è sconosciuto a tutti, ma sicuramente sono tantissimi. Ed anche in questo caso le non politiche del Pd hanno contribuito all'ingigantirsi del fenomeno. Nessuno dei Governi di centrosinistra succedutisi in questi ultimi cinque anni sono andati in Europa a ad alzare la voce e chiedere la modifica del Regolamento di Dublino, sottoscritto nel 2003 dal Governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi (con dentro Forza Italia, Alleanza nazionale, l'allora partito della Meloni, e Lega, il partito di Salvini) vera e propria architrave di queste scellerate politiche sull'immigrazione poiché, impedendo la redistribuzione in tutta Europa degli immigrati, obbliga l'Italia a gestire internamente i migranti sbarcati sul proprio territorio (solo a fine 2017 il Parlamento europeo ha iniziato a muoversi verso una modifica del Regolamento). Ebbene noi del M5S abbiamo una precisa proposta politica. Con noi al Governo ci saranno 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine (e saranno destinate con dei parametri precisi e agganciati al livello di criminalità sul territorio ed alla popolazione residente o al flusso turistico) e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità. Bloccheremo il business dell'immigrazione grazie alla cooperazione internazionale finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri ed a 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, entro un mese, così come avviene negli altri Paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia oppure no. E su questo adegueremo la giustizia per renderla più rapida, equa ed efficiente; quindi riduzione della durata dei processi e certezza del processo e della pena. Non solo nostro compito sarà anche quello di tutelare, come non è stato fatto fino ad oggi, i risparmi dei cittadini introducendo i risarcimenti ai risparmiatori truffati e creando la Procura nazionale; per i reati bancari faremo la riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni.
Dott.ssa Carla Franchini
Candidata al Senato della Repubblica Collegio Uninominale Rimini - Cesena Cell. 339-8970111