mercoledì 9 maggio 2018

L'Otto Luglio

Gnassi ha esternato affermando che votare l'8 luglio sarebbe una jattura in quanto in quei giorni c'è la Notte Rosa. A leggere questa notizia c'è da non crederci, in quanto un conto è pensare una cosa, un conto che il primo cittadino di una città che secondo il nostro ordinamento (il Sindaco) rappresenta anche il governo e dunque egli è organo locale dello Stato, faccia il passo falso di una simile esternazione con il Paese stesso in scacco e in stallo a oltre due mesi dalle elezioni, senza governo e senza prospettive concrete, se non appunto quella pressoché certa di tornare al voto, quantomeno a un anno dalle precedenti consultazioni, se non in estate o in autunno. Di più: in certo senso Gnassi oltre a mostrarsi con scarso senso delle istituzioni, getta la maschera in ordine al suo totale asservimento alla lobby turistica e in particolare degli albergatori che lo ha messo dove si trova, avendo noi un sindaco a mezzo servizio che si occupa in maniera quasi esclusiva di turismo, quando ci vorrebbe probabilmente un super assessore date le caratteristiche della città ma al tempo stesso una figura - il sindaco - che si occupasse prevalentemente d'altro. Quindi un'uscita surreale per il mio sentire quella del sindaco che dice che l'8 luglio non si può votare in quanto... a Rimini c'è la notte rosa, dico nemmeno avesse detto "E' Natale" oppure "E' Pasqua", come ripeto una cosa è pensarle fra sè le cose, altro è se ricopri una carica istituzionale sparare alla stampa una vaccata simile. Cosa pensa che Mattarella o chi, si farebbe scrupolo di scegliere la data delle elezioni sul nostro calendario delle feste varie " a sfonnasse" e giugno, c'è la Molo, neppure a giugno si può votare... da non crederci. Inoltre egli dimostra di avere una percezione esagerata di questa festa della riviera che a me non piace però coinvolge comunque diverse realtà ma non un ferragosto in quanto se vai sulla Riviera ligure, in Sardegna etc., a differenza del Ferragosto non arriva l'eco della Notte Rosa, è una manifestazione che riguarda una piccola porzione del territorio nazionale e un numero limitato di persone, non è lo stesso che dire "si vota a Ferragosto", la Notte Rosa per ovvie ragione non usurperà mai nè lo sostituirà il Ferragosto. Ciò detto se posso dire due parole in materia, io non credo che si voterà a luglio perché non è mai accaduto che il corpo elettorale sia stato consultato due volte in 5 mesi e che si sia votato in piena estate. Credo che si voterà molto probabilmente, e lo si farà entro l'anno che segue le ultime consultazioni. E questo non per le ragioni che si dicono e si leggono normalmente o non soltanto per quelle. Per quanto la situazione sia frammentata, governi di larghe, larghissime intese, messi alle strette sono stati fatti,  e una figura che vada bene a 3-4 partiti per traghettare almeno verso nuove consultazioni si troverebbe e credo si troverà. Ma penso che si voterà per la semplice ragione che visto l'esito eclatante delle ultime elezioni, noi oggi ci troviamo con un parlamento composto per 1/3 da un partito... "non-governabile", non asservibile, in-domabile, con posizioni particolarissime e inedite, cani sciolti imprevedibili che metterebbero a rischio gli equilibri del nostro [omissis] paese e delle varie lobby quando si tratterà di votare le leggi, e quindi occorrono nuove elezioni semplicemente per riequilibrare, nel senso di un parlamento più addomesticabile, visto che Paganini non ripete e si prenderanno contromisure e giammai si verificherà più che 1/3 del Parlamento sia composto da una forza politica che non obbedisce a nessuna lobby, composta non dalle élite come storicamente, da che mondo e mondo, sono i parlamentari ovunque ma in molti casi da persone di umile o umilissima condizione, disoccupati, persone di principi diciamo così, un'umanità poco scolarizzata, non afferente alle gerarchie di partito o ai vari ordini professionali come sono i membri tipici del Parlamento. Una situazione inedita, esplosiva, a cui porre rimedio, vi è dunque la necessità di una composizione di parlamentari più ortodossa, moderata, non di cavalli pazzi, per questo non si fa un governo, si rivoterà e il m5s ne uscirà sensibilmente ridimensionato ed il nuovo parlamento sarà più simile a tutti quelli che lo hanno preceduto con persone più simili a Barboni che Croatti, per storia personale, estrazione sociale, istruzione, per citare i due senatori locali; interverrà una mano santa, un modo lo si troverà... l'Uomo si caratterizza per imparare dai propri errori. 
A. S.